SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Penso che oggi sia una giornata di lutto per l’Italia, lo griderò con tutta la mia voce: questo è uno degli esempi di procedimenti per tortura”. Commenta così il segretario della Lega, Matteo Salvini, all’esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, la questione degli avvisi di garanzia che sono stati notificati, questa mattina, a 44 poliziotti per presunti pestaggi avvenuti lo scorso 6 aprile. Per Salvini “l’Italia è un Paese folle perché i detenuti hanno il cellulare, mentre ai poliziotti viene sequestrato” e sottolinea di essersi recato lì al penitenziario, annullando tutti i suoi impegni, per portare la sua solidarietà “della Lega e di tutto il popolo italiano a dei servitori dello Stato indegnamente indagati, svegliati stamattina alle 7 per un sequestro del cellulare”.
BLITZ A SANTA MARIA. Salvini in carcere: subito le pistole elettriche ai poliziotti
