SAN FELICE A CANCELLO (red.cro.) – Due plessi scolastici dell’Istituto “Francesco Gesuè” rischiano di non aprire i battenti a settembre. Si tratta del “Francesco Pio” e del don Milani. E’ di ieri mattina un incontro molto acceso, e che ha registrato anche qualche momento di tensione, tra la dirigente scolastica Teresa Mauro e il sindaco Giovanni Ferrara durante il quale è venuto a galla l’ipotesi di ospitare i 210 alunni più una quarantina di personale docente e non nei locali dove ha sede la guardia medica e la Croce rossa italiana (Ferrara ha già avviato un discorso con l’Asl per il trasferimento).
Durante l’incontro non ha preso parte l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanna Sepe (non a conoscenza della visita del sindaco presso la scuola media della Gesuè) si è discusso anche dalla mancata ristrutturazione del “Francesco Pio”, nonostante da oltre un anno, il Ministero dell’Interno ha stanziato 66mila euro (già nelle casse comunali) e l’ente locale non ha ancora avviato la gara d’appalto.
Questa mattina, dopo una nota del 7 maggio, il segretario cittadino della Nuova Dc, Monica Ippolito ha riscritto al sindaco chiedendo spiegazioni per quanto sta accadendo: “La scrivente Sezione di San Felice a Cancello della Democrazia Cristiana , facendosi anche promotore delle istanze della cittadinanza e soprattutto dei Dirigenti e del personale del Comparto Scuola, rinnova la richiesta di riscontro alla nota del 7 maggio 2020 prot. 3135 che per comodità e completezza si allega.
Ed invero , in considerazione del tempo occorrente per procedere nei modi e tempi stabiliti dalla vigente legislazione in vista della prossima apertura dell’anno scolastico, si chiede conoscere qual’ è il piano adottato dall’Amministrazione finalizzato all’adeguamento degli Edifici Scolastici con specifico riferimento alla normativa sulla sicurezza ( anche Covid), quali gli interventi, se già programmati, e su quali edifici.
E’ viva la preoccupazione dei cittadini di San Felice ed il personale scolastico sulla sicurezza degli edifici scolastici ancor più alla luce della notizia apparsa di recente su una testata giornalistica online relativa al cedimento di intonaco alla scuola media Gesuè.
Ad oggi a distanza di un mese dalla ns legittima richiesta non solo l’Ente non ha in alcun modo riscontrato ma neppure si è attivato con la necessaria manutenzione ordinaria degli edifici scolastici.
Sminuire quanto accaduto come ha fatto il primo cittadino con dichiarazioni generiche e fuorvianti e, riferire che sono stato programmati una serie di interventi di manutenzione che di fatto non avvengono, ci lascia perplessi e preoccupati.
A quasi due mesi dalla riapertura delle Scuole, non trova giustificazione alcuna il ritardo della programmazione degli interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici sotto ogni aspetto tecnico e di tipo igienico-sanitario .
E’ nel diritto degli studenti, delle loro famiglie e del personale scolastico conoscere che cosa si sta mettendo in campo per la loro tutela in vista del ritorno al Scuola.
Non conosciamo se sono stati effettuati sopralluoghi, se sono stati redatti progetti preliminari, se è stato effettuato un quadro economico degli interventi da effettuare, se ci sono le risorse economiche.
Da non dimenticare, l’ annoso problema del sovraffollamento delle classi scolastiche, considerato che la Scuola Media F. Gesuè ospita il Plesso Don Milani di Cave, pregiudicando pertanto l’offerta formativa ai ragazzi che si vedono privati dei laboratori; il Plesso Padre Pio ospita la Scuola dell’infanzia, insomma problematiche ad oggi mai risolte e che si continuano ad ignorare sebbene alcuni interventi siano già da tempo non solo previsti bensì anche finanziati.
Da ultimo relativamente alla scuola dell’Infanzia “ Francesco Pio” di Via Elevata, si chiede conoscere i tempi di esecuzione degli interventi già deliberati e finanziati da oltre un anno , interventi non più procrastinabili e che potrebbero essere immediatamente messi in cantiere ai sensi della legge 06.06.2020 n. 41 che attribuisce al Primo Cittadino i poteri al pari di un Commissario Straordinario con tempi rapidissimi e specifiche deroghe al Codice degli appalti.
Alla luce di quanto esposto si invitano le SSVV in indirizzo ad un immediato quanto doveroso ed opportuno riscontro”.