CASERTA – I finanzieri del Comando provinciale della guardia di finanza di Rimini, con la collaborazione del Gico di Bologna e dei colleghi di altri 14 Comandi provinciali, hanno dato l’avvio stamane, alle prime luci dell’alba, ad una vasta operazione di polizia denominata ‘Darknet’, in Emilia-Romagna e in contemporanea in Campania, Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Basilicata e Piemonte, che ha messo sotto scacco un’associazione criminale di matrice camorristica. La base era nella Bassa Romagna, in particolare, nella città di Cattolica, ma con ramificazioni e interessi economici anche in altre province (Avellino, Napoli, Salerno, Potenza, Matera, Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena, Parma, Torino, Milano), con al vertice uomini legati al clan dei ‘Sarno’ e dei ‘Casalesi’, rispettivamente ritenuti egemoni sul quartiere Ponticelli di Napoli e nell’agro aversano, in provincia di Caserta.Trecento i militari delle Fiamme gialle, coordinati e diretti dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Bologna, hanno dato esecuzione oggi – in 15 province di 8 regioni italiane – a 80 perquisizioni e ad un’ordinanza emessa dal gip di Bologna che ha disposto misure cautelari nei confronti di 9 persone (5 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora) per i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, intestazione fittizia di beni, turbativa d’asta, corruzione, emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, che vedono a vario titolo coinvolte 55 persone. “I reati – si legge in una nota della Procura di Bologna e della Gdf di Rimini – sono aggravati, per taluni di loro, dal fatto di averli commessi al fine di agevolare i rispettivi clan di appartenenza”.Nel contempo, le Fiamme gialle hanno eseguito un decreto con il quale il gip della città felsinea ha ordinato il sequestro preventivo (in 11 province) delle quote sociali e dei beni aziendali di ben 17 imprese ritenute infiltrate dalla criminalità organizzata e fittiziamente intestate a soggetti prestanome, operanti nei settori edilizia, ristorazione, commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi, sale gioco, impiantistica, noleggio auto, il tutto per un valore complessivo stimato di 30 milioni di euro; nonché il sequestro per equivalente in ordine ai reati di riciclaggio e corruzione di altri beni e disponibilità per un valore di circa un milione di euro.
CAMORRA. Maxi sequestro della Finanza: 9 misure cautelari
