SAN MARCELLINO (Ettore Cantile) – Quando parliamo del caffè alla nocciola la nostra mente e il nostro palato ci porta diritto dai Martiniello. Uno dei caffè più bevuti.
Mi sono incuriosito per capire come e quando è nato il caffè, tanto gustato dai Sanmmarcellinesi e i paesi dell’agro, diventandone una sosta obbligata.
Ce ne parla l’inventore Paolo Martiniello, nel corso di una breve intervista che abbiamo pubblicato sul nostro sito Ecaserta.com.
“Il caffè alla nocciola, un’ idea che mi ha cambiato la vita lavorativa.
Venivo da una scuola dove svolgevo ristorazione e bar nell’anno 1987 e iniziavo con i primi lavori turistici.
Fatti di tanti sacrifici e a 15 anni lavoravo già come commis di sala a Pizzoferrato.
Dopo aver ottenuto la maturità e acquisito un po’ di esperienza in più, pensai di mettermi in gioco e misurare il livello di conoscenze che avevo raggiunto. Cercavo e volevo qualcosa di mio esclusivo che nessuno mai avesse fatto prima, oltre un’ attività tutta per me.
Nel 1995, dopo tanto pensare avendo io 22 anni, decisi di aprire un’attività di laboratorio di bar e pasticceria.
Scelto il locale dove tutt’ora esercito in
San Marcellino in Viale Kennedy, venivo da un altro paese, sono stato accolto come un figlio e le persone tutte mi hanno mostrato un affetto impareggiabile.
I giorni passavano nel laboratorio ma la mia mente desiderava scoprire qualcosa di esclusivo per la mia attività.
Nei primi tempi giravo tanti posti e mi guardavo intorno, alla ricerca di un qualcosa, una lampadina che si accendesse per trovare l’ idea giusta.
Dovevo trovare uno spunto, un’idea, un ingrediente originale tutto mio.
Iniziai a provare con i vari tipi di caffè e creme, tanti miscugli uno dopo l’altro, giorno dopo giorno.
In una giornata normale di lavoro mi si accese il lampo: Eureka, ho trovato la miscela giusta!
Dopo tanto lavorare ed assaggiare creai il “caffè alla nocciola” tutt’ora conosciuto e gustato da tutti”.