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AVERSA - Venerdì prossimo, durante la Giornata della Memoria, nella sala dell'aula magna del liceo Giancarlo Siani, sarà ricordato anche il giornalista aversano Giovanni Motti, cronista e testimone della seconda guerra mondiale.
Personaggio poliedrico, Motti scrisse per “Il Mattino” come corrispondente da Aversa e dall’agro per oltre un trentennio.

Negli ultimi anni collaborò anche con alcuni quotidiani provinciali tra cui il “Corriere di Caserta”. Da scrittore pubblicò diversi libri, alcuni addirittura tradotti in spagnolo, e tra cui ci piace ricordare l’ultimo, dal titolo “Podestà e poi Sindaci”, un vero e proprio spaccato sulla storia di Aversa e dell’Agro a cavallo tra le due guerre, che fu presentato nella città normanna dall’allora presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Vittorio Sgarbi.


Un insieme di racconti che sarebbero andati perduti in quanto fissati soltanto nella tradizione orale e che Motti seppe trasferire, come una sorta di puzzle, in un libro. Come pittore, sempre ironico e particolare, si firmava Giotti, iniziale del nome e finale del cognome, ma che erano anche una sorta di omaggio “irriverente” come nella sua natura di uomo fuori dagli schemi. A ricordarlo sarà la figlia, anche lei giornalista Ilaria Rita Motti.