LA PROTESTA. Gli allevatori in marcia coi trattori: chiedono il “commissariamento” del settore veterinario
CASERTA / CASAL DI PRINCIPE – A seguito della protesta in autostrada, parte oggi quella l’Asl di Caserta. Gli allevatori casertani hanno annunciato, per questa mattina, la marcia coi propri trattori, diretti dallo stadio di Casal di Principe verso gli uffici dell’Asl di Caserta, per protestare contro gli abbattimenti per brucellosi.
I trattori degli allevatori sfileranno in città alla volta di via Unità d’Italia e del Monumento ai Caduti, proprio di fronte agli uffici dell’Asl.
Nell’ultimo tratto, si disporranno procedendo a passo d’uomo per accompagnare la “bara del comparto bufalino” scortandola fino a celebrare un rito funebre. La bara è accompagnata da una banda musicale che intonerà una marcia funebre e sarà seguita dal simulacro di una “bufala affranta”.
La bara verrà esposta di fronte alla sede della ASL all’altezza del Monumento ai caduti dove verrà officiato un rito funebre. “Al termine verranno consegnate ai dirigenti della ASL di Caserta 140 bottiglie contenenti simbolicamente il sangue di 140.000 bufali innocenti macellati inutilmente e ingiustamente senza che alle analisi post-mortem sia stata riscontrata traccia della malattia per cui sono stati condannate a morte” annuncia il comitato.
L’iniziativa, peraltro, segue a quella della settimana scorsa, allorquando una delegazione di allevatori ha consegnato in Prefettura le 300 chiavi delle aziende già chiuse per effetto delle scelte sbagliate di un fallimentare Piano anti-brucella.
Al termine dell’iniziativa nello spazio del Monumento ai Caduti verrà installato il presidio permanente che a partire da giovedì e fino al 4 maggio sarà l’epicentro di diverse iniziative quotidiane. Gli allevatori chiederanno ufficialmente il commissariato del settore veterinario della Regione Campania.
Dopo il 4 maggio la protesta si sposerà anche a Roma. “La nostra mobilitazione non è una semplice protesta ma si fonda su proposte precise alternative a quelle lacunose, contraddittorie e fallimentari che la Regione ha avanzato fin qui” – afferma Gianni Fabbris, portavoce del comitato degli allevatori – “Proposte avanzate da tempo su cui la Regione farebbe bene ad aprire seriamente il confronto dal momento che nessun Piano contro la Brucella e la TBC può essere imposto militarmente contro le aziende ma, anzi, potrà riuscire solo dalla condivisione e dal confronto fra allevatori e regione”.