Caserta. (O.S.). Situazioni paradossali e ai limiti della decenza, al comune di Caserta, sono all’ordine del giorno grazie ad una pletora di dirigenti e funzionari (i cui risultati, e basta girare per la città, sono noti a tutti) e ad una pletora ancor più numerosa di politici che disattendono principalmente l’unico compito che il Tuel, oltre al buon senso, gli affida: quello del controllo.
L’ultima, però, è veramente grossa e riguarda il cimitero di Caserta. Sta facendo molto discutere, in queste ore, un avviso del dirigente Francesco Biondi con cui tutti i proprietari o concessionari di loculi e cappelle gentilizie, sono tenuti al pagamento di 8 euro a loculo come, non è uno scherzo ma Biondi ha scritto veramente così, “proventi condominiali cimitero principale”.
I morti, a Caserta, pagano il condominio. La cosa è assurda sotto molteplici profili ma è soprattutto l’intestazione a creare qualche commento ilare. Avesse scritto, Franco Biondi, contributo ‘manutenzione’, ‘cura’, ‘decoro cimiteriale’, ci poteva pure stare ma le spese condominiali sono una vera e propria perla che merita di essere, principalmente, derisa. Poi ovviamente, compreso chi scrive, correrà a fare il bonifico alla Tesoreria per evitare lo ‘sfratto’ dei morti che sarebbe l’ultima follia che una amministrazione fallimentare, sotto ogni punto di vista, potrebbe fare. Dopo il condominio non ci stupisce più nulla.
Altro problema del cimitero è quello della manutenzione. Nel periodo di dicembre circa 90mila euro sono andati ad una delle due ditte stakanoviste dei servizi cimiteriali: la F.g. di Franco Galileo. L’altra impresa, vale la pena di ricordarlo, è la Votiva Flamma arrivata, da Napoli al cimitero di Caserta, quando in Italia c’erano ancora Mussolini e il Fascismo e, da più di trent’anni opera in proroga in aperto disprezzo, da parte dei dirigenti che autorizzano lo scempio, di quello che dicono le leggi della Repubblica. Ma tanto Caserta esula dalle leggi della Repubblica, non è una novità.
Il problema della F.G. Costruzioni sarà poi risolto dal Tar visto che la ditta ‘Eredi Cirillo’ di Napoli ha presentato un ricorso ai giudici amministrativi della Campania per ottenere una revisione delle procedure della mini gara d’appalto convocata da Biondi e da cui, la Cirillo, era stata esclusa. Il Tar ha accolto anche l’istanza cautelare presentata dall’impresa di Napoli e, ad oggi, il dirigente Franco Biondi non ha potuto concludere l’iter e, per la firma del contratto, si dovrà attendere la decisione finale dei giudici.
Come se non bastasse, numerose segnalazioni, hanno dimostrato che i proprietari di una cappella privata che volessero fare degli interventi di manutenzione, non possono rivolgersi a muratori di fiducia ma, stando a quanto comunicato dagli addetti del Cimitero, devono rivolgersi sempre e soltanto alla ditta che opera, per volontà di Biondi, nel complesso. Non sappiamo se questa sia una decisione legittima oppure no ma pare una vera e propria distorsione dei principi di libera scelta su cosa farne di una proprietà, tutto sommato, privata e non comunale.
Questi gli ‘scompensi’ cimiteriali casertani. Poi dice che viene la voglia di una rapida cremazione: tutto pur di liberarsi, almeno dopo la morte, dei dirigenti del Comune di Caserta.
Nemmeno i morti possono sfuggire a Franco Biondi: il dirigente si inventa le spese condominiali per il Cimitero mentre il Tar blocca l'aggiudicazione alla F.G. Costruzioni
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