Caserta. Se vogliamo dire la verità ai lettori della provincia di Caserta che seguono la politica, dobbiamo partire da un assunto fondamentale: in queste ore ne circolano di ogni tipo. Ogni tipo di candidatura, ogni tipo di complotto, ogni tipo di predisposizione all’arte della bacchetta e controbacchetta trasuda da ogni articolo che in queste ore i lettori della politica stanno leggendo.
Non potrebbe essere altrimenti visto che le fonti giornalistiche, in questo caso specifico delle candidature, sono gli stessi politici (in buona parte gli stessi che aspirano ad essere candidati). Vale per tutti i giornali, ecaserta compreso. Fatto l’autodafé sulla ‘consistenza’ di quello che leggerete, ciò che emerge dalla gran massa di contatti avuti in queste ore è che, nel centrodestra, gli animi si sono improvvisamente surriscaldati.
Tutti quelli che pensavano di avere la candidatura in tasca, si sono dovuti ricredere perchè, alla fine della fiera, le segreterie nazionali dei partiti, fanno un po’ quello che gli pare con il giochino delle candidature plurime o comunque potendo, in ogni caso, inserire in un collegio x, anche uno della Terra di Lavoro, un candidato che, col territorio, non c’azzecca nulla.
Così da stamattina, oltre a rincorrere le voti tra Roma e Napoli, sono arrivati pure i comunicati di Lello Paccone e quello di Gianpiero Zinzi. Il primo, consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Villa Literno, il secondo, come noto, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia. Pomo della discordia le cosidette ‘candidature calate dall’alto’ da parte di Roma. Secondo i big del centrodestra nel collegio dell’agro aversano si può candidare uno per la lista Noi con Salvini. Il discorso è che, così, non si valorizza il territorio, questa la tesi (manco sballata) di Paccone.
Zinzi invece lancia un vero e proprio allarme: se non candidate gente del territorio la gente del territorio rischia di non votarvi. Inutile dire che tutto ciò si si tradurrebbe in una vera e propria bacchetta e controbacchetta contorsionistica a scopo suicida per affossare la coalizione di centrodestra che, al momento, potrebbe perfino assicurarsi la maggioranza sui 5 Stelle nonostante la legge elettorale peggiore che si sia mai vista in Italia.
Quasi tutti quelli che credevano di poter accedere alla candidatura, magari in prima fila, si sono ricreduti. Tutti tranne uno: Massimo Grimaldi sponsorizzato da Stefano Caldoro che è riuscito a blindarlo nel collegio di Santa Maria Capua Vetere che comprende anche l’area natale domizio-carinolese del consigliere regionale.
Certo anche il seggio per Carlo Sarro, promozionato all’ex cavaliere direttamente da ‘Madame Pascale’ e, nonostante quel che ne pensano i tesserati di Fratelli d’Italia nell’agro aversano (e gli stessi Magliocca e Cangiano che sono stati citati dal loro comunicato) la candidata sarà dei colori di Salvini. Pina Castiello è il nome che circola ma, per la certezza, toccherà attendere i risultati delle trattative nazionali.
In rialzo, non sapremmo concretizzare quanto solidamente, le quotazioni dell’ex sindaco di Mondragone Giovanni Schiappa. Per lui si è riproposto il problema di dove piazzarlo: l’idea è quella di candidarlo al numero 2 del proporzionale dietro la capolista Nunzia De Girolamo anche se per lui, qualora De Siano e Luigi Cesaro non dovessero stopparlo, potrebbe addirittura essere inserito nel collegio senatoriale Caserta/Benevento. E dove li prenderebbe i voti Schiappa visto che, da sindaco uscente, non è arrivato neanche al ballottaggio nella sua Mondragone? È presto detto: i voti li porterebbe la Di Girolamo a patto di un mutuo soccorso Camera/Senato tra il litorale domizio e il sannio-Matese. Difficile, però, che Schiappa possa sopraffare Mastella il quale, da par suo, ha lasciato, in questi giorni, paventare la possibilità che possa essere il figlio Pellegrino e non la moglie Alessandra, a candidarsi.
Ultimo appunto su Antropoli. Difficile che lo stimato primario ed ex sindaco di Capua potesse trovare, in questi anni, un punto di contatto con i veri padroni del partito in Campania e, pare proprio per questo, sarà escluso dalle candidature.