Caserta. Una serie lunga di uccellini ci ha raccontato della riunione che si è tenuta, poche ore fa, del coordinamento cittadino di Forza Italia. Per la prima volta, le varie anime del partito casertano, si sono sedute attorno ad un tavolo per discutere cosa fare, in questo mese di campagna elettorale.
Assenti tutti quelli che, più dei presenti, avrebbero potuto dire la propria in fatto di candidature, ovvero lo stesso coordinatore Gianpiero Zinzi, i candidati al parlamento Lucrezia Cicia, Carmine Antropoli, Pio Del Gaudio e Adele Vairo.
Sorvoliamo sulle parole grosse che sono volate. Sorvoliamo su chi è stato cacciato fuori dalla stanza. Sorvoliamo su tutto visto che, in un clima di nervosismo generale, può tutto essere giustificato. L’unica cosa da cui non possiamo discostarci troppo è quella di trasmettervi il senso di quello che è successo.
Sui due fronti contrapposti ci sono gli zinziani e tutto il resto del partito. Le anime azzurre sono ben definite: da una parte Gianpiero Zinzi e i suoi, che credevano già di aver ipotecato il partito in Terra di Lavoro, dall’altra tutto il resto del partito, ovvero gli uomini e le donne di Cesaro, Del Gaudio, Cicia e via dicendo, tutti contenti, e non potrebbe essere altrimenti, delle scelte operate in fatto di candidature.
Sempre diversi uccellini ci hanno parlato di una rottura imminente. Falso. Per quanto deluso nulla potrà succedere, nel partito casertano, fino al 4 marzo. Dopo il voto, liberi tutti. I forzisti di fare il governissimo col Pd, gli zinziani di prendere il volo verso nuove destinazioni.