Caserta (red.pol.). Il risultato delle recenti elezioni politiche del 4 marzo ha sancito la vittoria del Movimento Cinque Stelle, primo partito in assoluto su scala nazionale, ed il crollo impressionante ed inaspettato del Partito democratico. Il successo eccezionale del Movimento Cinque Stelle ha spazzato via e sbriciolato tutti quei partiti scesi in campo per l’importante consultazione. Erano numerosi coloro, che durante la campagna elettorale prevedevano una vittoria dei pentastellati, ma non certamente con numeri così impressionanti usciti dalle urna. Ma, nonostante questo grande sforzo prodotto dalla compagine grillina, oggi attualmente non ci sono i numeri per poter governare, tranne un accordo dell’ultim’ora che potrebbe spiazzare gli avversari del M5S. Anche in provincia di Caserta i Cinque Stelle hanno stravinto con l’elezione di ben cinque parlamentari, determinando la sconfitta del centrodestra, che seppur perdendo in maniera netta contro i grillini può continuare con fiducia, quel processo di crescita e rinnovamento supportato anche da una eccellente classe dirigente che ha consentito in particolare a Forza Italia di vincere le elezioni provinciali eleggendo Giorgio Magliocca presidente dell’Ente di corso Trieste. Discorso diverso invece per il Partito democratico, che è completamente crollato in Terra di Lavoro, posizionandosi dietro il M5S e Forza Italia e non superando il 19% dei consensi. Nemmeno, la candidatura nella compagine democratica dei cosiddetti ‘colonnelli’, Nicola Caputo, Gennaro Oliviero, Stefano Graziano è riuscita ad invertire quel dato nazionale che ha visto vittorioso il Movimento Cinque Stelle. La direzione nazionale del Partito democratico, aveva chiesto ed ottenuto agli attuali consiglieri regionali e deputati uno sforzo per dare il loro contributo ad una competizione che si presentava alquanto difficile. Nessuno degli esponenti democratici, appena citati e candidati nelle liste tra Camera e Senato, si è tirato indietro difronte alle richieste che provenivano da Roma, ma i risultati sono stati del tutto deludenti. L’unico candidato democratico che invece è riuscita a spuntarla, è stato il figlio del governatore della Campania, Piero De Luca prima bocciato e poi ripescato ovviamente ai danni della provincia di Caserta, rimasta senza deputati ed a bocca asciutta. Infatti, sono rimasti fuori i candidati casertani posti in seconda posizione nel listino nei rispettivi collegi plurinominali, come la parlamentare uscente Camilla Sgambato e il presidente del Pd Campania Stefano Graziano. Infine, la sconfitta pesante del Pd casertano, non è ascrivibile solo al gruppo renziano, ma anche ai consiglieri regionali Luigi Bosco e Giovanni Zannini (entrambi fedelissimi di Enzo De Luca in Terra di Lavoro) che in questa ultima tornata elettorale hanno tirato la volata alla compagine democratica.
ANALISI DEL VOTO. Pd schiantato: l'elettorato boccia Caputo, Oliviero e Graziano. Flop anche di Bosco e Zannini, saliti per l'occasione sulla barca del governatore De Luca
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