Caserta (Oreste Cresci). Realizzare, formattare, ripartire. La Casertana cade sotto i colpi di Laezza e Bianchimano, che condannano i falchetti a una sconfitta in campionato dopo due mesi di imbattibilità: l’ultimo K.O è infatti datato 21 gennaio 2018, quando al Pinto la Fidelis Andria depredò Alfageme e company dei tre punti. La brusca frenata degli uomini di D’Angelo è quasi certamente da imputare agli impegni ravvicinati che giocoforza, hanno costretto il mister a mettere in pratica un turnover relegando il bomber argentino, Turchetta e D’Anna (questi ultimi subentrati a partita in corso) in panchina, per far spazio a De Vena, Padovan e Meola. Proprio l’attaccante scuola Juve ieri, titolare dopo diverso tempo, ha sbagliato l’approccio alla gara risultando impalpabile, poco incisivo, come del resto tutto il reparto offensivo nei secondi quarantacinque minuti. Partita insufficiente anche quella disputata da De Rose, reo di aver perso troppi palloni a centrocampo regalando potenziali occasioni agli amaranto, mentre a rendere da sei in pagella la partita dell’attaccante ex Lucchese c’è solo la rete del momentaneo pareggio, tra l’altro la prima con la maglia della Casertana. Sconfitta inaspettata che lascia l’amaro in bocca perché i rossoblù erano stati bravissimi a recuperare lo svantaggio iniziale, sul quale grava l’errore arbitrale, e potenzialmente avevano dalla loro parte l’inerzia della sfida. Ed invece nella seconda frazione di gioco sono calati e, subito il goal del due ad uno con la complicità di Forte, al quale per quanto fatto fino ad ora non si può rimproverare nulla, non sono stati in grado di reagire. Non è tempo però per essere disfattisti, il calendario adesso mette difronte ai falchetti la capolista Lecce che, reduce dal pareggio di ieri con la Fidelis Andria, arriverà a Caserta con intenzioni tutt’altro che benevoli. I ragazzi di D’Angelo dovranno però dimostrare carattere, cuore e grinta, come fatto in questi due mesi, attributi che li rendono avversari ostici in grado di fronteggiare chiunque, chiedete dalle parti di Catania per conferma.