CASERTA – “L’ordinanza che disciplina la vendita e il consumo di bevande e l’orario degli esercizi pubblici sul territorio comunale è solo il primo passo per vincere la battaglia tutti insieme contro la movida violenta.
Non ci dovranno più essere episodi tragici come l’accoltellamento del giovane pugile Gennaro Leone. E presto saranno installate 54 telecamere in aggiunta alle 12 già presenti e da subito ci sarà sul territorio casertano maggiore controllo affinché la movida sia solo svago e divertimento”.
Lo ha detto il tenente-colonnello Gianfranco Paglia, delegato alla sicurezza del Comune di Caserta, nell’illustrare il contenuto dell’ordinanza emessa dall’amministrazione guidata da Carlo Marino nel weekend scorso dopo la riunione in prefettura con forze dell’ordine e associazioni di commercianti, in cui si è decisa una severa stretta per evitare risse ed episodi di violenza che coinvolgono quasi sempre adolescenti.
L’ordinanza, che sarà’ valida fino al 30 giugno prossimo, prevede lo stop alla vendita notturna di alcolici e alla musica dalla mezzanotte; già nel fine settimana appena trascorso c’è stato un primo assaggio dei controlli interforze coordinati dalla Questura di Caserta, con oltre 400 persone identificate nelle strade centrali di Caserta, ma anche degli altri centri frequentati dalla movida come Aversa, Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca.
“Il tema sicurezza – ha aggiunto Paglia – riguarda tutti e sinceramente mi sarei aspettato maggiore collaborazione anche da parte dell’opposizione, l’unico che si è reso disponibile sia privatamente che ufficialmente è stato l’ex sindaco Pio del Gaudio, dimostrando che quando si lavora per una giusta causa, non esiste colore politico.
Le guerre non si vincono da soli, ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti, della Polizia Municipale, delle Associazioni di categoria, dei commercianti, della stampa, della politica. Stiamo cercando di dare risposte concrete ascoltando le reali esigenze dei singoli cittadini”.
Paglia ha poi precisato che “controllo non significa repressione, ma solo rispetto delle regole che tra l’altro già esistono da tempo.
E’ cambiato il modo, la visione e soprattutto si lavora affinché cambi la cultura dell’indifferenza: Caserta e i casertani meritano molto di più e non può essere annoverata sempre come la città abbandonata a sé stessa”.