Caserta. (O.S.). E’ arrivata la posta elettronica certificata a Palazzo Castropignano. Quello che si prospettava, è successo: la sezione di controllo della Corte dei Conti ha bocciato il piano di riequilibrio targato Marino-Pica.
L’udienza di ieri, dai toni dei magistrati contabili, sembrava già preannunciare la bocciatura a cui l’amministrazione comunale potrebbe opporsi presso le Sezioni Riunite a Roma.
La bocciatura del piano di Riequilibrio si traduce nell’obbligo, per il consiglio comunale, di dichiarare il dissesto. In caso contrario si rientrerebbe nella fattispecie prevista dall’articolo 141 del Tuel e si arriverebbe allo scioglimento dell’aula.
Il dissesto, se verrà ufficialmente dichiarato, sarebbe il secondo consecutivo. Caserta sarebbe in amministrazione ‘prefettizia’ per 10 anni, dal 2011 fino al 2022. Un risultato non proprio ‘onorevole’ per gli amministratori di questa città anche se ogni doverosa riflessione va posticipata ad una seria lettura del dispositivo della Sezione di Controllo.
Marino e Pica bocciati dalla Corte dei Conti. I magistrati dicono no al piano di riequilibrio: Caserta è al secondo dissesto consecutivo
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