Caserta. (O.S.). Nel prossimo consiglio comunale si discuterà anche di Parco Urbano dei Colli Tifatini. Approderà in aula la delibera di istituzione a firma dell’assessore all’Urbanistica Stefania Caiazzo. É ovvio che la questione del Parco Urbano va approfondita con cognizione di causa e sviscerata in più articoli, anche per sentire i diretti interessati, ma si può cominciare col dire che i confini del parco sono stati delimitati.
Non sappiamo chi si è occupato di stabilire i confini del parco urbano ma, a vista d’occhio, possiamo dire che sarà un parco col ‘buco’. Non si comprende bene il perché ma Casertavecchia, Sommana, Pozzovetere e Casola sono state escluse dalla perimetrazione. Non partiamo con le supposizioni ma ci limitiamo al dato per poi chiederne di più all’assessore Caiazzo.
Rientra nella perimetrazione anche la cava Luserta e Santa Lucia. Esclusi dal parco anche San Leucio (anche se chiederemo alla Caiazzo perché includere il Belvedere e non la frazione adiacente), la Vaccheria, e le frazioni semi-collinari di Casolla, Santa Barbara, Tuoro e Garzano che sicuramente c’entrano di più con i Tifatini di quel pezzo di pianura che il comune di Casagiove ha ‘buttato dentro’ i confini. Chi sognava un unico progetto con l’area del Macrico può dirsi deluso, l’area nel centro della città è stata esclusa. Incluso il complesso borbonico e piazza Carlo III.
Fin qui quello che riguarda il comune capoluogo. Della perimetrazione dei comuni vicini (Capua, San Prisco, Castel Morrone, Casagiove) poco si potrebbe dire. Maddaloni con i tifatini-est non hanno aderito in quanto già inclusi nel Parco Urbana Diana Tifatini Est.
Anomala non poco l’esclusione da tutti e due i contesti del comune di Valle di Maddaloni e dell’acquedotto carolino ma c’è tempo per approfondire tutti questi aspetti.