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CASTEL VOLTURNO – Sarebbero stati due i killer che la notte tra il 5 ed il 6 novembre 2022 uccisero nel vialetto di casa a Castel Volturno il barbiere Luigi Izzo. A confermarlo è stata la relazione dei medici legali. Il 38enne sarebbe stato raggiunto da 6 coltellate: 4 al torace e 2 alle spalle. Dalla perizia è emerso che le armi da taglio sono diverse: una di 20 cm con estremità taglienti e l’altra con un unico lato tagliente e punta arrotondata. Per l’omicidio sono stati accusati Alessandro e Roberto Moniello, padre e figlio, che al momento si trovano in carcere.

L’ipotesi scaturita dalle risultanze medico legali si scontrano con le dichiarazioni dei due arrestati secondo le quali ad uccidere il barbiere 38enne sarebbe stato solo il padre. Alessandro Moniello ha infatti dichiarato che dopo aver consumato il delitto avrebbe accompagnato il figlio rimasto in auto e poi successivamente si sarebbe disfatto del coltello utilizzato per il delitto nei pressi del cimitero di Castel Volturno. Secondo i due indagati il delitto comunque sarebbe collegato ad uno scambio di persona. La sera del 6 novembre infatti, fuori ad un bar di via Roma si trovava la famiglia Moniello per festeggiare il compleanno di Roberto.

Nelle vicinanze Orlando Izzo, fratello della vittima, avrebbe iniziato a discutere vivacemente con alcune persone. Roberto, che conosceva bene Orlando, sarebbe intervenuto per calmare gli animi, ma veniva attirato nel bel mezzo di una piccola rissa che gli provocò un livido al volto ed il mignolo slogato. Uno dei familiari del Moniello avrebbe quindi avvertito il padre Alessandro che stavano pestando Roberto indicando anche la presenza di Izzo. Da lì sarebbe poi partita la spedizione punitiva che avrebbe portato Alessandro ad uccidere Luigi Izzo. Una volta resisi conto dell’errore, padre e figlio si recavano dai carabinieri costituendosi.

La relazione medico legale quindi apre nuovi scenari e crepe nelle dichiarazioni dei due arrestati.