Caserta. Più che una velina è un quiz quello che hanno spedito i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico alle redazioni dei giornali casertani alle 15.11 di oggi. La notizia è pure di una certa importanza: i militari del Noe hanno trovato, in un’area di cantiere regolarmente autorizzata dal Comune di Caserta, il solito ‘tesoro’ di rifiuti sommersi. Si tratta di oltre 300 metri cubi di rifiuti speciali sepolti a strati su un’area di oltre 3mila metri quadrati. Tra i materiali la fanno da padrone gli scarti edili con tutto il loro carico di terra, plastica, pneumatici, materiali ferrosi, resine, vetri e cemento armato ‘allegramente’ depositato una parte sul terreno autorizzato dal Comune di Caserta a cantiere, e l’altra parte direttamente su un terreno di pertinenza comunale.
Detto il reato manca, nella velina dei Carabinieri, la precisa indicazione del sito che, vista la caratura della notizia, ci ha incuriosito. Fortunatamente, alla velina sono accompagnate le immagini. Una, su tutte, taglia la testa al toro in fatto di identificazione del cantiere dove si sono accantonati i rifiuti.
L’inconfondibile profilo dei Tifatini sventrati come si sventra un pesce prima della cottura, il cavalcavia ferroviario e l’antenna di palazzo Pollastro, tra Centurano e San Clemente sono elementi sufficienti per mettere a confronto la foto dei Carabinieri con le simpatiche mappe a 2 e 3 dimensioni di google. Sulla base di questo confronto viene svelato l’arcano: il terreno dove sono stati trovati i rifiuti è quello triangolare stretto tra il parco degli Aranci (ex 167) e la statale 7 che collega Caserta a Maddaloni. Sul posto l’unico cantiere attivo e autorizzato dal Comune, con tanto di polemiche politiche sui centri della grande distribuzione, è quello di uno dei 4 supermercati/centri commerciali che sorgeranno nel capoluogo sulla base del Siad risalente al 2002. A costruirlo, l’azienda dell’imprenditore Penzi che ha annunciato la nascita di un mini centro commerciale con negozi che si svilupperanno attorno ad un supermercato. Nella stessa zona sono autorizzati anche alcuni campi di tennis anche se è difficile stabilire se si stia parlando delle stesse aree mai esplicitate con chiarezza dall’amministrazione comunale.
I Carabinieri del Noe hanno comunicato l’avvenuto sequestro delle aree inquinate e il trasferimento degli atti alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere con i responsabilideferiti per aver smaltito illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali. Saranno gli accertamenti tecnici sui prelievi effettuati in loco a consentire di scoprire la reale estensione dei rifiuti nel sottosuolo e la loro pericolosità per le matrici ambientali, dunque per la salute dei tanti residenti della periferia est di Caserta.
LE FOTO. Trecento metri cubi di rifiuti speciali abbandonati, i Carabinieri del Noe sequestrano il cantiere del centro commerciale autorizzato dal Comune di CASERTA al parco degli Aranci
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