Teverola. Svolta nelle indagini sul cadavere di un ragazzo di 27 anni, albanese, con ferite da diversi colpi di arma da fuoco ritrovato due giorni fa in via Campanello a Teverola, nel Casertano. Due persone sono stata fermate dai carabinieri di Aversa questa mattina. Ai due sono stati contestati i reati di rapina aggravata in concorso, tentato omicidio, omicidio, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione. Si tratta di un bulgaro, Ivanov Hristov, 36 anni, e un italiano, Clemente Cipresso, 25 anni di Aversa. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il ragazzo trovato morto, Aurel Xhili, faceva parte, insieme ai due fermati, di un gruppo dedito alle rapine. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord hanno permesso di stabilire una diretta connessione tra il ritrovamento del cadavere del 36enne e una rapina avvenuta il giorno precedente ai danni di una coppietta appartatasi in via Campanello a Teverola e durante la quale il giovane rapinato è stato ferito a una gamba da un colpo d’arma da fuoco.
Durante la rapina, secondo la ricostruzione dei militari, è nata una colluttazione tra il giovane rapinato e il 36enne albanese; il 36enne bulgaro complice avrebbe quindi esploso alcuni colpi di arma da fuoco ferendo la vittima della rapina a una gamba e, in via verosimilmente accidentale, colpendo mortalmente il suo complice. Nel corso dei sopralluoghi e delle perquisizioni personali e locali effettuate, i militari dell’Arma di Aversa hanno trovato e sequestrato capi d’abbigliamento utilizzati dai rapinatori, un coltello a serramanico con lama di 15 centimetri circa, verosimilmente corrispondente a quello detenuto da Aurel Xhili al momento della rapina e un bossolo di proiettile calibro 7,65 trovato sul luogo dei fatti. I fermati sono stati portati al carcere di Napoli Poggioreale.