Caserta. «Uno della produzione mi portò una busta chiusa con all’interno 5mila euro che io portai a ‘zio Filuccio’». Le parole sono di Gennaro Aquino nel processo che si sta celebrando nel tribunale di Torre Annunziata e che tirano in ballo sia i vertici della produzione di Gomorrasia il capoclan “Francuccio o pisiello”. Secondo quanto raccontato da Aquino, quindi, la produzione è dovuta sottostare al pagamento del ‘pizzo’ per poter girare alcune scene nella villa sequestrata ai Gallo, alias i ‘pisielli’ di Torre. Cinque mila euro per poter accedere indisturbati al ‘regno’ del boss. L’imputato, secondo quanto riportato da Il Mattino, ha inoltre raccontato che la busta con i soldi finì direttamente nelle mani di Francuccio ‘o pisiello.
«Non so chi mise i soldi in quella busta. Però Raffaele Gallo aveva minacciato di non farci entrare più in casa a girare, io avevo paura perché gli avevo dato la “mano di parola” e in certi ambienti è pericoloso non rispettare gli accordi. Ricordo anche che mancavano mille euro, così li prelevai dal mio conto e glieli consegnai. Poi Cattleya me li ha rimborsati».