Roma. E’ scattata questa mattina l’operazione che ha condotto in carcere il noto avvocato Piero Amara, 48enne di Augusta, e altri 15 tra avvocati, magistrati, professionisti, consulenti, docenti universitari e giornalisti. Negli ultimi anni, secondo l’ipotesi accusatoria, il cerchio magico del legale siciliano è riuscito a condizionare gli esiti di numerosi processi amministrativi e a sabotare decine di procedimenti penali nelle Procure di mezza Italia, comprese Roma, Siracusa e Milano.
Uno degli indagati, il giudice napoletano Giancarlo Longo (trasferito qualche mese fa dal Csm al tribunale civile di Napoli), sarebbe stato corrotto con 88mila euro contanti, oltre che con un viaggio a Dubai per tutta la famiglia e un Capodanno, così almeno riporta la Repubblica, a Caserta. Manco si trattasse di un cinepanettone.
Non sappiamo perché ma le vie della corruzione sembrano passare sempre per Terra di Lavoro.