I carabinieri della Compagnia di Pavullo hanno chiuso il cerchio sul tentativo di estorsione da un milione di euro ai danni di un imprenditore di Serra, arrestando il mediatore di tutta la vicenda. La settimana scorsa erano finiti in carcere Salvatore Lionetti, 41enne detto “o zingarone”, di San Cipriano D’Aversa, pregiudicato, considerato vicino al clan dei Casalesi, autore materiale del tentativo di estorsione culminato in minacce e nell’incendio dell’auto della vittima.
Ma le indagini, coordinate dal pubblico ministero Claudia Natalini, non si sono fermate e forti anche della confessione del 59enne mandante hanno avuto un ulteriore impulso.
Era infatti necessario capire quale fosse l’anello di congiunzione tra i due, ossia chi li avesse messi in contatto dato che il mandante è dell’Appennino mentre Lionetti gravita su Castelfranco e dintorni. Si è così arrivato al 52enne sorvegliato speciale, arrestato su disposizione del gip Paola Losavio: i tre, infatti, erano pronti per colpire ancora, volevano quel milione ed erano intenzionati a non demordere dal tentativo di estorsione.