Marcianise. Angelica Buccino, attivista del M5S scrive una lettera al sindaco Antonello Velardi. “Buonasera dott. Antonello Velardi, non parlo da sola attivista del M5S, quale sono, ma soprattutto da cittadina. Rovistando tra le pagine di un libro, mi è rimasta impressa questa frase che mi ha colpita in particolar modo: “La Patria non è un’opinione. O una bandiera e basta. La Patria è un vincolo fatto di molti vincoli che stanno nella nostra carne e nella nostra anima, nella nostra memoria genetica. È un legame che non si può estirpare come un pelo inopportuno”; questo per dire che per ogni individuo, per quanti difetti possa avere la propria città, in cuor suo viaggia un amore smisurato e straordinario per essa. In questo post voglio esprimere il mio malessere sociale, perché uscendo per strada ho il cuore in subbuglio nel vedere il caos che si è generato a causa della vostra pura follia. E mi rammarico nel vedere come un sindaco possa non pensare a noi cittadini, giovani e meno giovani, perché noi prima di essere un numero per lei, siamo delle persone, e abbiamo il diritto di ascendere ad una vita migliore, ad un diritto consono alla dignità dell’individuo umano, abbiamo l’esigenza di vivere in una società viva, culturalmente idonea e soprattutto protagonisti di una vita nel progresso, nella libertà e nel lavoro, ma anche semplicemente di avere una città semplicemente priva di problematiche urbane e stradali. Dott. Velardi deve ricordare che i piaceri momentanei, alimentati da false lusinghe, allettano, lasciando, dopo pochi mesi, soli tristi ricordi, mentre i piaceri duraturi, innalzando e purificando, non danno mai sazietà, ma continuo piacimento e gioia. Ricordando di alcune sue parole di qualche tempo fa, mi ricordo che affermaste di voler ristabilire un minimo di tessuto civile alla mia città, pensa sia questo il modo..? Io la rispetto in qualità di primo cittadino, ma non la stimo in quanto ogni espressione vostra nei nostri confronti sono solo ed esclusivamente offensive. Non pensa che l’equilibrio dinamico della nostra città necessiti di un pensiero nobile per il bene comune? Detto ciò gradirei una sua risposta, nel modo più educato e civile possibile. Grazie”.