Caserta/Maddaloni. Arriva il ricorso al Tar Campania contro la decisione della Regione del 29 dicembre scorso di autorizzare la proroga delle attivita’ estrattive presso la cava ubicata tra Caserta e Maddaloni. A presentarlo, dopo aver avviato una sottoscrizione, il movimento “Speranza per Caserta”, presente con due rappresentanti al Consiglio Comunale di Caserta, Legambiente di Caserta, Com.E.R. e Comitato Cittadino di San Nicola La Strada. La proposta di ricorrere al Tar era stata posta all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 25 gennaio scorso, ma fu bocciata con 13 voti contrari e 10 voti favorevoli dei nove consiglieri di opposizione e dell’unico di maggioranza, Mario Russo, che voto’ per il ricorso. “Gia’ nel Consiglio Comunale del 24 luglio 2017 – spiega la capogruppo di ‘Speranza per Caserta’ Norma Naim – tutti i Consiglieri all’unanimita’ si sono espressi, almeno a parole, in maniera molto netta ed inequivocabile contro la proroga delle attivita’ estrattive. Poi come e’ noto, la legge regionale e’ stata approvata, con all’interno la previsione, entro il 31 dicembre 2017, di una delibera di Giunta Regionale di aggiornamento del PRAE (Piano Regionale delle Attivita’ Estrattive). Ebbene la Regione Campania, in assenza di aggiornamento del PRAE, nonche’ in assenza di VIA (Valutazione Impatto Ambientale), ha autorizzato la proroga delle attivita’ estrattive della Cava Vittoria. Secondo noi c’e’ stata una chiara violazione delle norme. Peccato che in Consiglio Comunale, il 25 gennaio scorso, quando si e’ passati dalle parole ai fatti, la maggioranza, ad eccezione di un solo consigliere, ha lanciato la controproposta di chiedere prima un parere all’ufficio legale del Comune, un modo per prendere tempo. A questo punto l’unica alternativa possibile era il ricorso al Tar” conclude la Naim, presente in Assise con Francesco Apperti.