VIOLENZE IN CARCERE. La direttrice verso la revoca dell’incarico dopo il pestaggio
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Cambio al vertice per il carcere di Santa Maria Capua Vetere, l’istituto penitenziario del casertano finito al centro della cronaca per l’inchiesta sui pestaggi ai danni dei detenuti.
Da quanto si apprende da fonti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), è stato avviato un procedimento di revoca dall’incarico nei confronti della direttrice Elisabetta Palmieri. Nulla a che vedere con le violenze in carcere, sia chiaro.
La direttrice, come appurato anche dalla Procura, era infatti assente per motivi di salute nell’aprile del 2020, quando è stata eseguita la perquisizione, per gli inquirenti violenta, nel reparto ‘Nilo’.
A causare la disposizione, invece, la presenza del suo compagno, soggetto estraneo all’amministrazione, nell’istituto penitenziario durante la visita della senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone.
Con un provvedimento del 27 luglio 2021 del Direttore generale del personale del Dap, le verrebbe contestata ‘un’anomala condotta’: l’uomo, da quanto si apprende, risulterebbe autorizzato per finalità rieducative (art. 17 O.P.) a frequentare esclusivamente il laboratorio di pasticceria all’interno del carcere, che opera nella sola giornata di martedì.
Avrebbe invece presenziato alla visita della senatrice e l’avrebbe accompagnata negli incontri con i detenuti. “Una vicenda incredibile in quello che dovrebbe essere il carcere più attenzionato d’Italia dopo il violento e immotivato pestaggio a danno dei detenuti avvenuto nell’aprile del 2020 e scoperto solo recentemente”, ha dichiarato in una nota la senatrice Leone, che dopo la visita ha segnalato la questione al Dap.
“Mi auguro – ha aggiunto – che sia il primo concreto passo per il rispristino pieno della legalità”. Alla visita istituzionale era presente anche la garante dei detenuti della provincia di Caserta, Emanuela Belcuore, invitata dalla stessa senatrice tramite una collaboratrice.
“Ci siamo recate, con una figura che non era stata presentata a nessuno dei presenti, verso il reparto Senna, dopo ovviamente la nostra identificazione e la presa dei pass, tranne che per il nostro accompagnatore”, spiega Belcuore che sulla questione ha scritto al provveditore delle carceri campane Carmelo Cantone.
“All’uscita abbiamo comunicato i nostri dati e sul foglio in possesso dell’agente preposto, oltre al suo nominativo, il mio e delle rispettive collaboratrici, la senatrice ha letto un nome identificato come autista, di cui lei non era a conoscenza non avendone uno.
Dopo aver chiesto spiegazioni, ci viene riferito che l’accompagnatore è il compagno della direttrice, ex rappresentante della polizia penitenziaria in pensione da qualche anno”.
Come spiegato dalla garante, da quanto ha appreso, si tratterebbe dello stesso soggetto che avrebbe pulito il microfono dopo il discorso della direttrice al cerimoniale tenuto per la Ministra della Giustizia Marta Cartabia e il premier Mario Draghi.
Il provvedimento di revoca dell’incarico è stato emesso dopo la valutazione da parte del Dap di atti dell’istituto penitenziario e della magistratura di sorveglianza.
