Caserta. (Oreste Cresci). È una sentenza destinata a far giurisprudenza quella emessa dalla prima sezione civile del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a discapito di due attività del centro di Caserta costrette ad insonorizzare i propri locali. Il Giudice ha accolto il ricorso presentato da due residenti di Via Vico che da tempo lamentavano il troppo frastuono generato dalla movida casertana, che a dirla tutta, non è tra le più tranquille, guadagnandosi così l’appellativo di “selvaggia”. Secondo le specifiche consulenze tecniche effettuare nelle abitazioni, il rumore superava i circa 4 decibel con le finestre chiuse, e circa il doppio a finestre aperte.
A far chiarezza sulla sentenza è l’Avvocato napoletano Gennaro Esposito, con il quale i residenti si sono costituiti in giudizio e che ha molto a cuore la situazione in quanto Presidente del Comitato Quiete Pubblica e Vivibilità Cittadina di Napoli: “ È il primo provvedimento in assoluto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere sul tema, anche spinoso, della movida che attanaglia anche altre città italiane. Nel provvedimento si afferma con chiarezza il diritto dei residenti a non essere disturbati nel loro domicilio e quindi si impone ai due esercizi di eseguire un’adeguata insonorizzazione di locali, ma non solo: è fatto obbligo anche di svolgere la propria attività in modo tale da non recare disturbo al riposo ed alla tranquillità delle persone” – afferma l’avvocato che aggiunge – “i locali hanno l’obbligo di insonorizzare immediatamente, pena il pagamento 100 € di multa a testa per ogni giorno di inadempienza. La sola insonorizzazione non è sufficiente, bisogna svolgere il proprio esercizio con correttezza senza violare le regole della civile convivenza e dell’educazione. Non si può pretendere di fare la propria attività di impresa a danno degli altri”.
Soddisfatta è anche Rosi Di Costanzo, Presidente del Comitato “No Movida Selvaggia di Caserta” che afferma: “Grande vittoria per i Residenti del centro storico di Caserta. Per la prima volta il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto un ricorso d’urgenza proposto dai residenti contro due attività inquinanti che svolgono fino a tarda notte la somministrazione di bevande. Il Tribunale, con l’ausilio di un Tecnico ha potuto appurare quanto sono giuste le ragioni dei residenti ostaggio di attività che finiscono per essere moleste ed intollerabili. La movida Casertana non può essere di divertimento e molesta. Occorre che le istituzioni facciano tesoro di questo primo pronunciamento affinché il divertimento di alcuni non sia di afflizione per altri. I gestori devono comprendere le ragioni legittime dei residenti e devono svolgere la loro attività facendo in modo di non recare loro disturbo. La scienza medica è unanime a considerare gravemente lesivo per la salute delle persone l’inquinamento acustico che oltre a veri e propri disturbi del sonno causa anche malattie cardiovascolari ed ipertensione. Il Comitato no Movida Molesta di Caserta esprime grade soddisfazione e spera che da oggi in poi Bar Baretti e locali di varia natura svolgano la loro attività tenendo conto di questa importante pronuncia, innanzitutto facendo in modo di non trasformare le loro attività in vere e proprie discoteche”.