CASERTA (Angela Santonastaso) – Duro colpo per almeno 12 locali della movida casertana che questo fine settimana rimarranno chiusi per il provvedimento emesso dall’ufficio Attività Produttive del Comune a causa di eccesso di occupazione del suolo pubblico e inquinamento acustico. L’assessore Emiliano Casale, assessore alle attività produttive spiega che “ questo provvedimento nasce da un verbale fatto già un mese fa, dovuto al mancato rispetto da parte dei locali dei limiti consentiti per l’occupazione del suolo pubblico e il mancato rispetto dei limiti imposti relativi all’utilizzo di impianti sonori fuori dagli orari consentiti. Questa ordinanza è prevista da un regolamento emesso il 5 novembre 2015 dal Commissario Prefettizio Nicolò che prevede appunto una sanzione di cinque giorni per eccesso di suolo pubblico. Certamente – sottolinea l’assessore – se l’esercente dopo la seconda notifica ricevuta nell’anno solare in corso, continua ad avere un comportamento contrario a quanto previsto nel rispetto delle leggi, scatterà poi la revoca dell’utilizzo dell’area demaniale per i successivi due anni”. Il Comune però non è contrario alla movida casertana, anzi, l’assessore tende a specificare che “quasi l’80% dei locali ha un comportamento consono, il problema è il restante 20% che continua ad avere un comportamento restio ai danni anche della sicurezza della città. Risse, disturbo della quiete, sono dovuti proprio al fatto che gli stessi esercenti non rispettano le regole”.
Il problema non sussiste solo in Via Ferrante, “si parla molto di Via Ferrante perché è una strada frequentata da tantissimi giovani, nella quale hanno aperto numerosi locali, forse anche più del dovuto, ma questa ordinanza riguarda anche altre zone di Caserta come Corso Trieste e Largo Sant’Elena. Esiste un regolamento, e deve essere attuato per il rispetto delle regole e delle persone che vi abitano nonché per la sicurezza stessa della città”.