Caserta. (red. cro). Era molto affollato il triangolo della prostituzione transessuale tra la Reggia di Caserta, la Stazione ferroviaria la rete di strade circostanti, tra via Napoli, via Vivaldi, viale della Libertà e viale Carlo III. Questo è quello che si deduce dalla lettura dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Nicoletta Campanaro che ha condotto agli arresti domiciliari 4 persone. Il 19 settembre scorso, il trans Nailson che già aveva riconosciuto i due ‘protettori’ Michele Zampella e Giuseppe Maria, racconta ai Carabinieri una particolare vicenda accaduta alla fine di agosto. In quel periodo, prima di rompere con i suoi protettori e prima della denuncia, Nailson Esquivel de Jesus aveva ‘preso servizio’ in via Vivaldi. Lì è avvenuto l’incontro con un altro transessuale, Thiago Oliveira De Freitas (per cui è stato disposto il divieto di dimora in provincia di Caserta) in arte ‘Bianca’, e con quello che Nailson riconosce come suo fidanzato, Attilio Russo. I due, in sostanza, si presentano al trans in via Vivaldi, per chiedere denaro in cambio di protezione. Una volta chiarito che i 20euro venivano già versati a Zampella e Maria, i due nuovi esattori, stando alla ricostruzione dell’ordinanza, hanno dichiarato che avrebbero parlato con i due. Il risultato del summit dei protettori fu una visita a Nailson. Presenti all’incontro c’erano Bianca, Attilio Russo e Giuseppe Maria. Il chiarimento c’era effettivamente stato e il trans Nailson avrebbe dovuto versare la sua quota solo a Maria e Zampella. Il fidanzato del trans Nailson compare, anche in questo passo del provvedimento del Gip Campanaro, come testimone dei fatti. Qaisar Abbas ha assistito alla richiesta dei due nuovi esattori e ha sentito le minacce che questi avevano rivolto alla fidanzata durante il loro primo incontro a fine agosto per ottenere il versamento della quota. A questo punto gli inquirenti non hanno potuto far altro che aggiungere i nomi di Bianca e Attilio Russo a quelli di Giuseppe Maria e Michele Zampella. Non è stata dimostrata, per questo capo di imputazione, la complicità di un terzo transessuale brasiliano, Marcel Fernandes De Souza Carvalho, anch’egli allontanato dalla provincia di Caserta per decisione del Gip Campanaro.
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