Caserta. (O.S.). Il piano sanitario approvato dalla Regione Campania nel 2015 aveva lasciato l’amaro in bocca a chi, nella provincia di Caserta, era riuscito bene ad intendere ciò che i funzionari di palazzo Santa Lucia avevano messo nero su bianco.
La provincia di Caserta avrebbe avuto 2,53 posti letto ogni 1000 abitanti, con un piano regionale che considerava già attivi i 350 posti letto del nuovo Policlinico che resta ancora in costruzione al di fuori di tutti quelli che erano i cronoprogrammi presentati in passato.
A tentare di mettere una pezza è stata l’Asl Ce1 che ha elaborato l’atto aziendale e, dopo averlo approvato lo scorso 13 dicembre, l’ha spedito all’assessorato regionale e al ministero della Salute. Evidente come, anche i funzionari dell’Asl, abbiano notato quei 350 posti fantasma: “Uno dei fattori critici nella precedente programmazione – scrivono i responsabili dell’azienda sanitaria – si è rivelato il prolungato periodo di realizzazione della nuova Azienda Universitaria Ospedaliera dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”: dotata – in previsione – di circa 350 posti letto, essi venivano assegnati alla dotazione dei posti letto della Provincia di Caserta, sebbene la struttura non fosse ancora realizzata e risulti tutt’oggi in fase di costruzione.”
Il risultato è che l’Asl di Caserta ha dovuto riconsiderare le dotazioni dei posti letto nei presidi ospedalieri della provincia e provvedere ad una implementazione delle strutture esistenti per arrivare ai posti letto necessari a coprire il fabbisogno.
Cominciamo da questo articolo ad osservare tutte le novità che interesseranno le strutture sanitarie provinciali.
Ospedale Moscati di Aversa. Nella città normanna è stato recentemente inaugurato il nuovo pronto soccorso. L’Asl casertana prevede l’attivazione, nel nosocomio cittadino, della Neurologia e l’inserimento del presidio nella ‘rete ictus’ come centro spoke. Aversa sarà anche hub di primo livello nella rete cardiologica e spoke di secondo livello per la Pediatria e spoke di primo livello nella rete di terapia del dolore. Implementate le specialità con le nuove discipline di Oculistica ed Urologia.
Ospedale di Marcianise. Salva la propria autonomia il presidio ospedaliero di Marcianise che non verrà accorpato a quello di Maddaloni come previsto dal piano regionale e sarà rafforzato con la Terapia Intensiva. Da incrementare anche la Gastroenterologia mentre il reparto di Pediatria diventa spoke di II livello per le emergenze pediatriche.
Ospedali di Maddaloni e San Felice a Cancello. Sono strettamente connessi i due presidi ospedalieri di Maddaloni e San Felice a Cancello. Maddaloni, riprogrammato come Presidio Ospedaliero e Pronto Soccorso, conferma la Terapia Intensiva con Urologia e verranno introdotte le discipline di Lungodegenza e Riabilitazione. San Felice a Cancello diventa così, da presidio di lungodegenza riabilitazione e hospice, uno ‘stabilimento annesso al presidio ospedaliero di Maddaloni. A San Felice a Cancello spazio alla degenza per l’Oncologia Medica (con il previsto rafforzamento delle terapie diagnostiche) e alla Geriatria. Nelle intenzioni dell’Asl, dunque, il presidio sanfeliciano, dovrebbe diventare il punto di riferimento per le vittime della ‘Terra dei Fuochi’.
Ospedale di Santa Maria Capua Vetere. Inserito quale spoke di primo livello nella rete cardiologica, verrà implementata l’Ortopedia (che confluisce dal presidio di Capua), il Recupero e la Riabilitazione, e i reparti di Pneumologia, Neurologia e Gastroenterologia. Da introdurre i servizi di Oculistica e Otorinolarigoiatria in regime di Day Surgery e Day Service.
Ospedale di Piedimonte Matese. Per l’ospedale di Piedimente l’Asl considera seriamente la possibilità di dotare la struttura di un elisoccorso, per sopperire ai disagi di gestione dei traumi e della difficile viabilità che rende difficile l’accesso ai casi d’emergenza. Verranno istituite le discipline di Neurologia, Pneumologia, Lungodegenza e potenziata l’Oncologia.
Ospedale di Sessa Aurunca. Spoke di primo livello nella rete Ima e in quello delle emergenze pediatriche, aprirà un reparto di Oncologia.
Ospedali di Teato e Capua. Entrambi i presidi ospedalieri vengono riconvertiti in Ospedale di Comunità. L’ortopedia capuana confluisce nella struttura di Santa Maria Capua Vetere.
L'Asl di Caserta 'riorganizza' gli Ospedali dopo la 'truffa' del piano regionale: ecco tutte le novità per recuperare i 350 posti letto fantasma del nuovo Policlinico
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