San Pietro Infine (Giuseppe Russo). Mentre alcune realtà museali del nord, forse in preda alla febbre da social marketing, aprono le proprie delicatissime strutture alle signore che vanno a sudare seguendo un azzeccatissimo (è ironia ovviamente) corso di zumba, i più oculati centri dell’alto casertano, che certe statistiche condannano ad ultima provincia d’Italia, aprono le proprie strade e piazze a commemorazioni di eventi storici che ne segnarono, negli anni ’40 del ‘900, il percorso economico, sociale, urbanistico e culturale. È il caso dello splendido centro di San Pietro Infine, ultimo paese della provincia di Caserta prima di entrare nelle terre del Lazio, dove il 9 e il 10 dicembre si terrà la II edizione di “Museo a cielo aperto”, grande evento organizzato per ricordare le tremende battaglie che si consumarono in un luogo ameno tanto devastato, durante la Seconda guerra mondiale, da esser ancora oggi ricordato come la Pompei del ‘900. Un nucleo urbano antico che, a causa della follia bellica, fu completamente distrutto e, nonostante i tentativi di recupero, abbandonato e ricostruito 1 km più a valle, mentre a futuro monito si trasformavano i ruderi originari in Parco della Memoria Storica per esortare le nuove generazioni a non ripetere gli stessi errori del passato. Ma, come dicevo prima, mentre alcuni musei mettono a rischio le nostre inestimabili opere d’arte grazie al sudore di signore che potrebbero tranquillamente “zumbare” in luoghi più adatti, San Pietro Infine apre le porte al mondo ricordando eventi tragici in modo più ludico e interessante, ovvero attraverso una vera e propria fiction dal vivo con diverse postazioni di soldati della WW2 in carne ed ossa e, soprattutto, una vera rievocazione dinamica di quei tragici momenti grazie agli allestimenti e ai costumi messi a disposizione da due associazioni specializzate in questo interessante genere di manifestazioni: la Winter Line Venafro e la Gustav Line Cassino 44. Va ricordato che l’attenta Amministrazione locale, che ha organizzato l’evento insieme alla Fondazione Parco della Memoria Storica, oltre all’interessante fiction a cielo aperto, accoglierà i visitatori anche con stand gastronomici e con un simpatico mercatino per gli appassionati dei generi militaria e vintage. Un’ulteriore possibilità di divertimento, sempre legata al tema della tremenda battaglia che si tenne in queste zone della nostra provincia, sarà concessa dalla postazione di tiro a bersaglio con armi della Seconda guerra mondiale modificate per essere inoffensive, secondo i canoni sportivi del “soft air”, una pratica ludica dove due squadre, dotate di armi che sparano inoffensivi pallini di vernice, si fronteggiano in diversi scenari naturali, spesso montani, e che oggi rappresenta un’attività all’aria aperta ampiamente praticata in tutta Italia. Insomma, per dirla in modo semplice, venite nell’alto casertano dove tra storia, colline e centri urbani spettacolari la vostra salute migliorerà grazie ad escursioni mozzafiato senza rovinare la vita a dipinti, sculture e affreschi dei nostri tanto invidiati musei. Ci vediamo il 9 e il 10 dicembre a San Pietro Infine.