MONDRAGONE – L’illegale gestione dei rifiuti ha portata a sette condanne in primo grado e a sedici prescrizioni a Mondragone e Comuni limitrofi.
Questo è il verdetto emesso dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia, pm Giuseppe Visone, avrebbe svelato numerosi episodi di gestione irregolare di rifiuti condotte da alcune ditte tra il litorale domizio e l’agro aversano.
Tra le ditte ‘coinvolte’ anche la Cm Metalli di Cellole, specializzata nella messa in riserva e nel recupero di materiali ferrori e non. Nell’elenco delle aziende citate nell’indagine anche la Eco.Metal e la Falconfer.
Le condanne: un anno e 6 mesi a testa (pena sospesa) per il 32enne Pasquale Campoli, il 60enne Gennaro Schiavone (entrambi di Mondragone) e la 31enne Daiana Messino di Cancello ed Arnone; due anni (sempre con pena sospesa) per Giuseppe Falcone, 40enne di Villa Literno; 3 anni per il romeno Petre Marian Rupa; un anno e mezzo ciascuno per i liternesi Tammaro Falcone di 67 anni ed Enrico Tamburrino di 39 anni.
Tutte le altre posizioni sono state dichiarate prescritte.