antica cittadella
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AVERSA - Insultato, spintonato, preso per il bavero e costretto con la forza a fare una telefonata. E' accaduto a un medico di famiglia, Pasquale Persico, di Aversa, provincia di Caserta che ha presentato una denuncia al Commissariato di Polizia della cittadina campana. La vicenda - raccontata da Salvatore Caiazza, dell'associazione Medici senza carriere - è avvenuta nello studio del dottor Persico dove un paziente, martedì scorso, ha aggredito verbalmente il camice bianco dopo il rifiuto del professionista, legato a ragioni legali e normative, di ripetere in forma telematica un certificato di malattia redatto su carta da un medico specialista.

Le offese e l'aggressione

Alle gravi offese e alle urla che hanno allarmato i molti pazienti in sala d'attesa - "str... mi devi fare il certificato, tu non sei un medico, sei una mer..." - è seguita l'aggressione fisica. Il paziente ha afferrato il medico per la maglia, lo ha spintonato e, con la forza, gli ha intimato di chiamare lo specialista autore del certificato cartaceo. Ma il collega - in viva voce - anziché cercare di mediare per una soluzione pacifica della controversia, alla richiesta di Persico del perché il certificato non era stato redatto in forma telematica, come previsto dalla legge, ha a sua volta aggredito verbalmente il medico di famiglia anche con insulti (stronzo, imbecille e altro) e per questo Persico lo ha denunciato insieme al paziente.

Crescente clima di tensione

L'episodio, afferma Caiazza, "evidenzia il clima di tensione e pericolo in cui operano i medici di famiglia, spesso esposti a pressioni indebite e azioni aggressive da parte di pazienti, anche per comportamenti illeciti messi in atto dagli stessi colleghi. L'episodio si inserisce in un contesto già critico per la sanità campana, dove i medici di famiglia affrontano carichi di lavoro elevati, responsabilità crescenti e talvolta, pressioni indebite proprio per la certificazione di malattia. La normativa vigente impone l'invio telematico dei certificati da parte di tutti i medici che devono avere le credenziali per l'emissione dei certificati, il più delle volte questo non avviene e si demanda tutta la responsabilità al medico di famiglia"