SAN FELICE A CANCELLO (d.a.) – La solita “insalata” sanfeliciana. Il sindaco Giovanni Ferrara, ieri mattina, ha partecipato alla presentazione del candidato presidente del centrosinistra alla Provincia.
E’ indubbio, che da tempo, il primo cittadino è amico di Giorgio Magliocca ma la cosa non chiara è come giustificherà questa sua “apparizione” all’ultimo minuto, accompagnato dall’assessore Mario Verlezza (esponente della Lega, almeno così pare, in giunta) e atteso dal vicesindaco Orlando Savino (arrivato ad inizio conferenza puntualissimo) ancora – a quanto pare, visto che non ci sono dimissioni ufficiali – coordinatore cittadino di Forza Italia.
I conti, a questo punto, non tornano. Ferrara potrebbe silurare gli stessi suoi consiglieri comunali, specialmente quelli a lui non tanto vicini, facendo votare, alcuni suoi fedelissimi e votando lui stesso, il consigliere provinciale uscente Pasquale Crisci (amico fidatissimo di Zannini) collante tra lo stesso e il consigliere regionale mondragonese, deluchiano doc e, soprattutto, antagonista di chi fino ad oggi ha sostenuto lo stesso Ferrara.
Andiamo per gradi. Se il sindaco di San Felice a Cancello sosterrà Magliocca, non potrà a questo punto, esimersi dall’appoggio a Zannini con quale, ieri stesso, ha scambiato quattro chiacchiere e attraverso il quale potrebbe ricevere qualche finanziamento che non sarebbe male per lo stesso San Felice a Cancello (che ahimè ha un Comune ancora in dissesto finanziario).
Come spiegherebbe il primo cittadino, tutto questo, anche alla famiglia Gagliardi e quindi all’amico fedele Antonio (che lo accompagna dappertutto, addirittura stamattina al suo fianco, durante l’iniziativa dei microchip agli animali, e marito dell’ex assessore alla Pubblica istruzione Assunta Palladino, visto che quest’ultimo è da sempre vicino alla famiglia Zinzi? (Lo sanno anche le pietre…).
All’orizzonte potrebbe profilarsi, quindi, un ribaltone. Dalla fine del centrodestra direttamente a quelle del centrosinistra e con questo colpo lo stesso Zannini chiuderebbe il cerchio dei quattro Comuni della Valle di Suessola (tutti, nessuno escluso, compreso anche il sindaco di Arienzo, che era suo nemico) e assicurarsi il sostegno assoluto.
Le prossime settimane saranno, comunque, importanti per capire se questo filone regge o potrebbe sgretolarsi come un castello di sabbia.
Ah, ovviamente, ci aspettiamo risposte “pilotate” su altri quotidiani on line da parte di chi deve dare giustificazioni su quanto sta accadendo. Ma a San Felice la storia la conoscono tutti oramai, nessuno crede alle “barzellette”.