Santa Maria Capua Vetere. Domenica 3 dicembre 2017 ricorre la ‘Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità’ come stabilito dal “Programma di azione mondiale per le persone disabili” istituito nel 1981 dall’Assemblea generale dell’ONU. Il Polo museale della Campania, oltre a proporre alcune iniziative nella Giornata, prosegue con visite e incontri fino a metà dicembre, organizzati nell’ambito del progetto L’arte accessibile. Percorsi per la conoscenza del territorio, promosso dalla rete “Napoli tra le mani” a cui aderiscono il Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, le maggiori realtà museali della città di Napoli e alcune associazioni di categoria delle persone con disabilità con l’obiettivo di promuovere e valorizzare iniziative culturali aventi come tema l’accessibilità universale del patrimonio, intesa come diritto di ogni cittadino di partecipare alla vita culturale e sociale. All’Anfiteatro campano di Santa Maria Capua Vetere, domenica 3 dicembre alle ore 11.30 si terrà l’evento Il mito di Spartaco a portata di mano. Il circuito archeologico dell’antica Capua, in collaborazione con il consorzio Arte’m e Le Nuvole Teatro Stabile di Innovazione, nell’area archeologica dell’Anfiteatro Campano propone un percorso di accessibilità fisica e sensoriale, al fine di consentire una piena fruizione da parte di tutti i visitatori. A pochi passi dai resti dell’arena repubblicana, famosa per la rivolta di Spartaco, dalle ore 11.30 alle ore 12.30, saranno aperte in esclusiva le vetrine del Museo dei Gladiatori, consentendo una speciale ed emozionante esperienza sensoriale. Ripercorrendo con le dita le copie autentiche delle armature dei gladiatori e dei rilievi marmorei che decoravano l’anfiteatro, si potrà percepire la qualità della loro fattura; in questo modo tutti potranno grazie anche alla presenza di un interprete professionista di Lingua dei Segni Italiana, rivivere pienamente la contraddittoria realtà dei ludi gladiatori dell’antica Capua, che intreccia la violenza brutale dei combattimenti con il fasto delle scenografie architettoniche.