SANTA MARIA CAPUA VETERE – “In Campania attualmente in 6 istituti penitenziari( Poggioreale, Secondigliano, Santa Maria Capua Vetere, Ariano Irpino, Salerno e Sant’Angelo dei Lombardi) ci sono 86 detenuti contagiati da Covid, di cui uno solo ricoverato in ospedale, e 45 agenti di polizia penitenziaria. C’e’ il rischio concreto che in alcune carceri non ci siano a breve nemmeno le celle per l’isolamento sanitario o per i contagiati o isolamento precauzionali per coloro che hanno avuto contatti con i contagiati”. Lo comunicano i garanti territoriali dei detenuti: regionale Samuele Ciambriello, quello napoletano Pietro Ioia, di Caserta Emanuela Belcuore e di Avellino Carlo Mele, che lanciano una raccomandazione e delle proposte operative: “pur non essendoci l’obbligo di esibizione del green pass e di tamponi a carico sia dei familiari che degli avvocati, raccomandiamo agli stessi una vigilanza, un’ attenzione e rispetto della funzione di prevenzione che e’ fondamentale per evitare il dilagare del Covid in quanto il diritto alla salute dei detenuti e’ prioritario. Ci auguriamo altresi’ che all’interno degli stessi istituti vengano adoperate misure di prevenzione socio-sanitarie, si intensifichi da parte delle asl la disponibilita’ a somministrare in tempo utile e ragionevole i tamponi oltre che dare la possibilita’ ai detenuti di vaccinarsi in tempi brevi”. I garanti territoriali della Campania concludono lanciando un appello alla magistratura e alla politica: ” in questo periodo speciale vanno intensificate le misure alternative al carcere, cosi’ come il numero delle scarcerazioni da Covid che per il momento e’ stato molto contenuto nei numeri e ci auguriamo che sia detenuti in attesa di giudizio che definitivi con particolari situazioni sanitarie, con patologie oncologiche, cardiologiche o mentali possano ricevere arresti domiciliari o detenzione domiciliare. Il carcere non puo’ essere una discarica sociale ne’ una vendetta, ci auguriamo che tutti i soggetti istituzionali a partire dalla politica evitano immobilismi delle norme e il distanziamento carcerario (continuando a non fare nessun decreto di ristoro per i detenuti e atti di clemenza). La politica faccia qualcosa, subito”.