REGIONALE – È stato il simbolo della Democrazia cristiana in Campania per tanti anni, ricoprendo, oltre all’incarico di segretario nazionale del partito, anche quello di presidente del Consiglio.
Oggi la triste notizia della sua dipartita. Ciriaco De Mita è morto questa mattina, intorno alle 7:00, nella sua abitazione di Nusco, in provincia di Avellino, città di cui era sindaco. Lo ha reso noto il vice sindaco, Walter Vigilante. De Mita era stato sottoposto a febbraio scorso a un intervento chirurgico per la frattura di un femore a seguito di una caduta in casa
Nato a Nusco il 2 febbraio 1928, De Mita raggiunse l’apice del potere politico negli anni ottanta, quando fu Presidente del Consiglio dei ministri in un governo formato dalla coalizione del Pentapartito (DC-PSI-PRI-PSDI-PLI) che cadde nel maggio del 1989, a causa di una crisi di governo cagionata dal leader socialista Bettino Craxi (suo principale alleato-rivale). È stato, inoltre, segretario nazionale dal 1982 al 1989 e poi presidente della Democrazia Cristiana dal 1989 al 1992, nonché quattro volte ministro.
Deputato dal 1963 al 1994 e dal 1996 al 2008 ed europarlamentare dal 1999 al 2004 e dal 2009 al 2014, dopo la DC ha fatto parte del Partito Popolare Italiano e della Margherita e dal 2008 al 2017 dell’Unione di Centro. Ha inizialmente aderito al progetto del Partito Democratico. Non ricandidato alle elezioni politiche del 2008 per via dello statuto del PD, che puntava ad un rinnovo della classe politica, ha aderito all’Unione di Centro. Ultimo importante incarico ricoperto è stato quello di presidente della seconda Bicamerale per le riforme costituzionali tra il 1992 e il 1993.
Fu soprannominato criticamente “il padrino della DC” e “l’uomo del doppio incarico” (segretario della DC e Presidente del Consiglio). Tra i principali esponenti della cosiddetta Prima Repubblica, ha avuto indirettamente una forte influenza su tutta la vita politica degli anni successivi.
Difatti a De Mita si deve la nomina di Romano Prodi come suo consigliere economico e poi presidente dell’IRI, dando inizio alla sua carriera politica.
Sempre a De Mita si deve l’impegno in politica di Sergio Mattarella nelle file della sinistra Democristiana.