SAN FELICE A CANCELLO – Ad un giorno dalla diatriba nella sala consiliare, i genitori del plesso Don Milani hanno deciso di raccontare la loro versione e lo fanno lontano dalle polemiche che, in questo preciso momento, non fanno bene a San Felice a Cancello e soprattutto agli alunni dell’Istituto comprensivo Francesco Gesuè. Ecco il testo di una nota che ci hanno inviato:
“Nella casa comunale di San Felice a Cancello si è svolta l’ennesima manifestazione di protesta degli alunni, docenti, genitori e personale ATA in presenza di alcuni associazioni ed esponenti politici del territorio per chiedere quale fosse il loro destino dal primo settembre 2021.
Ha preso la parola la dirigente Teresa Mauro che ha illustrato le criticità dell’I. C. Gesuè, dovuta alla mancanza di aule che possano garantire l’inizio dell’anno scolastico 2021/22 in sicurezza. Pertanto è stato chiesto l’utilizzo dell’intero stabile “Palazzo Iadaresta”, per consentire al plesso Don Milani di riunirsi in un’unica struttura e liberare così le aule della scuola Secondaria di Primo Grado, che dovrà ospitare il prossimo anno due classi in più. È intervenuto il sindaco Ferrara, il quale pensando di essere in campagna elettorale, prometteva future risoluzioni, non intuendo che è nel potere del primo cittadino assumere decisioni ed è dovere dare risoluzione a problemi. Ha sferrato un attacco personale alla Digerente ,tirando in ballo la sua famiglia e dichiarando che la stessa agiva solo per interessi politici, procurandole un malore, tanto da rendere necessario l’intervento del 118. Era talmente preso dalla sua brama di dirottare altrove l’attenzione che non ha percepito le difficoltà né della Mauro né di alcuni bambini che, assistendo a scene concitate, sono scoppiati in lacrime e impauriti hanno lasciato la sala consiliare. Siamo stati costretti a dichiarare per la milionesima volta che i nostri figli necessitano di una scuola che si possa definire tale e a nulla è valso, perché non ci sono state risposte. Siamo stanchi di questo ping-pong.
Sindaco a chi deve essere inoltrata la nostra richiesta?
C’è qualcuno al di sopra di lei?!
I fondi ci sono, lo ha dichiarato : Cosa o chi si aspetta?!
Ha accusato, inoltre, la DS di aver reso le scuole San Felice a Cancello delle carceri. Ma lo sa che le sbarre alle finestre ci sono da oltre 20 anni?!
Lo sa che il nostro Istituto è stato vittima di oltre 34 atti vandalici?!!!
È a conoscenza del fatto che nel plesso presenziato dai vigili i bambini non hanno la possibilità di alzarsi dalla sedia per mancanza di spazio? E che anche se volessero farlo, troverebbero cumuli di spazzatura intorno a loro?
L’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte venne in visita, sì per l’inaugurazione dell’anno scolastico, ma soprattutto per mostrare solidarietà e vicinanza dello Stato. In quella occasione il presidente Conte le chiese di quanto avesse bisogno per riqualificare il “Palazzo Iadaresta” e metterlo a disposizione del Don Milani. Lei non poté quantificare al momento, poiché non era in possesso della computazione metrica e si riservo’ di comunicarlo successivamente.
MAI FATTO!!! Il perché lo scopriamo solo oggi. Poverino, non aveva ricevuto l’atto ufficiale di richiesta di progettazione da parte del Presidente. Siamo stanchi di essere presi in giro, siamo stanchi di vederci negare il diritto allo studio e siamo stanchi delle frottole. È tempo di prendere in mano le redini del nostro avvenire. Non possiamo essere in balia delle onde… ” i vigili vanno via… i vigili non vogliono…
le stanze ci sono… le stanze non ci sono…
il nodo al fazzoletto è stato fatto… l’impegno è stato mantenuto e portato a termine…
E NOI… E NOI SIAMO ANCORA QUA! … Ad aspettare ed elemosinare un diritto per i nostri bambini che ci spingerà a non indietreggiare di un centimetro, ad organizzare manifestazioni fin da questo momento per le strade del paese e, se anche questo non dovesse bastare, porteremo il primo cittadino a confrontarsi con istituzioni al di sopra di lui”.