antica cittadella
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SAN CIPRIANO D’AVERSA – Si è concluso il processo sulla maxi inchiesta della Dda di Napoli sul giro di affari del gruppo che faceva capo al boss Antonio Iovine, oggi collaboratore di giustizia. 

Le condanne

La sentenza della quinta sezione della Corte d’Appello di Napoli ha decretato tre condanne, conferme di confisca e tre assoluzioni. Si tratta di un processo bis, dopo l’annullamento della Corte di Cassazione della sentenza precedente della corte partenopea. Otto gli imputati. La sentenza ha visto la condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione ad Enrichetta Avallone, moglie del boss Antonio Iovine, che ha beneficiato di uno sconto di pena. Condannata anche la sorella del boss Anna Iovine, con pena ridotta ad un anno. Sei anni e sei mesi di reclusione per Renato Grasso, che controllava il monopolio dei videopoker. Assolti invece Massimiliano Grassi, Marcellino Barracca, e Alessandro Di Rosa

L'inchiesta

La vicenda processuale si basa sulle indagini sul boss Iovine e sulle sue attività controllate molto spesso da familiari e uomini di fiducia. Tra i reati c’è il riciclaggio e rimpiego di denaro di provenienza illecita attraverso la realizzazione di una palazzina di 5 piani di proprietà sempre di Iovine.