La Guardia di Finanza
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CASTEL VOLTURNO - Percepisce indebitamente fondi del decreto rilancio, sequestro al titolare di un salone di barbiere e parrucchiere di Castel Volturno. Nell'ambito di indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, personale del Gruppo Guardia di Finanza di Frattamaggiore ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per un ammontare di 49.800 euro, pari al contributo a fondo perduto, previsto dall'art. 25 del D.L. n. 34/2020 "Decreto Rilancio". 

Truffa sui contributi Covid: indagato noto parrucchiere sul Litorale

L'uomo è gravemente indiziato di aver percepito indebitamente tale fondo. In particolare, l'indagato, al fine di ottenere l'erogazione del contributo di specie, avrebbe comunicato all'Agenzia delle Entrate, nell'aprile 2020, un calo del fatturato pari a circa 250 mila euro rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. 

Scatta sequestro da 50mila euro: aveva percepito indebitamente fondi del decreto rilancio

Gli approfondimenti investigativi delegati dalla Procura di Napoli Nord hanno fatto emergere, tuttavia, che l'indagato non svolgesse l'attività dichiarata, il cui indirizzo corrispondeva a un'unità abitativa di edilizia popolare del comune di Sant'Antimo. Tali elementi, unitamente al vistoso calo del fatturato e all'assenza di operazioni imponibili nel periodo di interesse, hanno portato a ritenere mendaci le comunicazioni inoltrate all'Agenzia ,e pertanto, illecita la percezione del contributo. 

Sono stati vani i tentativi dell'indagato di negare la percezione del beneficio, riconducibile - a suo dire - a un raggiro perpetrato nei suoi confronti da un conoscente cui avrebbe consegnato i documenti dell'attività commerciale per richiedere un'altra tipologia di sussidio introdotta per fronteggiare gli effetti economici della crisi pandemica.

Che cosa sono i contributi Covid erogati alle imprese

Il bonus contributo a fondo perduto, previsto dal “decreto Rilancio” (Dl n. 34 del 19 maggio 2020), consiste nell’erogazione ai titolari di attività d’impresa, di lavoro autonomo e agricole, di una somma di denaro commisurata alla diminuzione di fatturato causata dall’emergenza Coronavirus. 

Per ottenere l’agevolazione era necessario aver conseguito nel 2019 un ammontare di ricavi e compensi non superiore a 5 milioni di euro. Per le società con esercizio non coincidente con l’anno solare, occorre fare riferimento al periodo d’imposta precedente a quello in corso al 19 maggio 2020 (data di entrata in vigore del decreto Rilancio). Ai fini della verifica del requisito, l’importo da considerare doveva riferirsi al complesso delle attività esercitate dal contribuente, per le quali sia ammessa la richiesta del contributo.