Violenze in carcere, gli avvocati pronti a chiedere un'ispezione al ministro Nordio
Ieri l'udienza è stata rinviata subito dopo la mancanza di atti della videoregistrazione delle sedute precedenti
SANTA MARIA CAPUA VETERE - E' partita ma è stata subito rinviata ieri l'udienza del maxi-processo per le violenze ai danni dei detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 6 aprile 2020. Il presidente del collegio di Corte d'Assise Claudia Picciotti, dopo aver fatto l'appello dei 105 imputati (la maggior parte poliziotti penitenziari, funzionari del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria e medici dell'Asl di Caserta), ha constatato la mancanza agli atti della videoregistrazione di due udienze del dibattimento, quelle del 5 luglio e del 18 settembre del 2023, e ha quindi optato per il rinvio all'udienza di mercoledì 3 dicembre.
Prosegue la protesta degli avvocati
Ma intanto continua la protesta degli avvocati difensori degli imputati contro il cambio del presidente del collegio giudicante; la Picciotti è infatti arrivata da poche settimane in sostituzione del presidente Roberto Donatiello (trasferito alla Corte di Appello di Napoli), che aveva seguito il processo dall'inizio, ovvero dal novembre 2022. Un avvicendamento fortemente contestato dai difensori, perché disposto dalla Corte di Appello di Napoli in un momento in cui il dibattimento si stava finalmente avviando verso la fase conclusiva.
Chiesta un ispezione
E così i difensori ieri hanno firmato e depositato un documento in cui si dicono pronti a chiedere al Ministro Nordio un'ispezione ministeriale. "Si è lasciato intendere - scrivono - che le ragioni della sostituzione del Presidente siano di natura sanitaria, elemento che impone chiarimenti ufficiali non solo per valutare la regolarità dell'atto, ma anche e soprattutto per escludere ogni possibile ripercussione del presunto stato di salute sulle attività espletate fino a pochi giorni prima della sostituzione". Già il 24 novembre gli avvocati avevano proclamato astensione e l'udienza era saltata, facendo richiesta formale alla Corte di Appello di avere il provvedimento che revocava l'applicazione di Donatiello al maxiprocesso; nella successiva udienza del 26 novembre i legali hanno poi presentato nuove richieste probatorie, che rischiano di allungare ulteriormente un processo già complesso, ed è stata sollevata da parte dell'avvocato Giuseppe Stellato questione di legittimità costituzionale proprio in relazione alle norme che governano il cambio di un giudice a processo in corso; questione su cui il presidente Picciotti si è riservato. Inoltre dalla Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere, con il sostegno di tutte le Camere Penali del Distretto di Corte di Appello di Napoli e l'Unione delle Camere Penali Italiane, è partita una lettera all'indirizzo del Ministro Nordio. Ed oggi l'ultimo atto di una protesta che non accenna a placarsi.

