antica cittadella
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CASERTA – Una vera e propria mazzata. Potrebbe essere definita in questo modo la sentenza emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha condannato l’Asl di Caserta al pagamento di oltre 840mila euro.

Un macigno sui conti dell'Asl

La cifra esorbitante, che rischia di diventare un vero e proprio macigno sul precario equilibri finanziario dell’azienda sanitaria, è legata a dei crediti vantati da una casa di cura privata, più interessi di mora, per i ritardati pagamenti per le prestazioni sanitarie emesse tra il 2011 ed il 2015. La mole creditizia è stata assegnata ad una società.

I ricorsi in Appello

Il primo ricorso dell’azienda risale al 2019. La questione potrebbe inoltre non finire qui visto che la casa di cura, nonostante la sentenza favorevole, avrebbe intenzione di ricorrere in Appello a causa di altri crediti di cui non si è tenuto conto nel verdetto del Tribunale casertano. Da parte sua viceversa l’Asl di Caserta, con un provvedimento del direttore generale Antonio Limone, ha già dato mandato all’ufficio legale di affidare l’incarico ad un avvocato per ricorrere in Appello. In questo modo l’Asl giocherà sia in difesa, opponendosi alla sentenza di primo grado, che in attacco affrontando il ricorso della casa di cura.