Corruzione elettorale, D'Angelo assolto dopo 5 anni di processo
Il processo era stato avviato nel 2020 a seguito di una denuncia presentata da Giuseppe Vozza

CASAGIOVE - Dopo circa cinque anni di attesa, si è concluso oggi il processo che vedeva Danilo D’Angelo, candidato sindaco alle elezioni amministrative del Comune di Casagiove, imputato per corruzione elettorale.
Assolto perché il fatto non sussiste
Il giudice Giovanni Caparco ha emesso la sentenza di assoluzione, stabilendo che il fatto non sussiste. L'imputato è stato scagionato da tutte le accuse, in quanto non è emersa alcuna prova a suo carico.
Il processo era stato avviato nel 2020 a seguito di una denuncia presentata da Giuseppe Vozza, allora suo concorrente per la carica di sindaco e successivamente eletto primo cittadino di Casagiove. La denuncia si basava su dichiarazioni rilasciate da un delatore, O.C., che aveva accusato D’Angelo di aver favorito gli interessi di un imprenditore locale, D.C., in cambio di favori elettorali. In particolare, si sosteneva che D’Angelo avrebbe promosso l’assunzione di due giovani nella compagnia dell’imprenditore.
Le elezioni perse e l'avvio delle indagini
Nonostante l’immediato avvio delle indagini e la rapida diffusione della notizia, che aveva suscitato grande clamore prima delle elezioni, le accuse non sono state confermate. Numerosi testimoni e prove documentali hanno infatti smentito le affermazioni del delatore, portando alla conclusione che non ci fosse stato alcun accordo corruttivo tra D’Angelo e l’imprenditore, il quale, tra l'altro, non risultava neppure essere un elettore del Comune di Casagiove. Le presunte assunzioni, inoltre, sono state dimostrate prive di legami diretti con la campagna elettorale di D’Angelo.
Il caso ha avuto un notevole impatto sull'esito delle elezioni amministrative del 2020, in cui Vozza, grazie anche alla visibilità derivante dal processo, è riuscito a prevalere su D'Angelo con un margine di circa 150 voti.
D’Angelo, difeso dall’avvocato Luca Viggiano, ha sempre dichiarato la propria innocenza e ha accolto con sollievo la sentenza, che pone fine a un lungo periodo di incertezze. La sua assoluzione segna una conclusione per una vicenda che aveva diviso la comunità casagiovese e che ora vede l’ex candidato tornare a rivendicare il proprio onore.