Emergenza brucellosi, il commissario D'Alterio: "Dati in costante miglioramento"
Nel Casertano i casi sono passati dal 18% del 2021 all'8% di oggi

CASTEL VOLTURNO - La strategia italiana per contrastare la brucellosi e la tubercolosi negli allevamenti e i progressi fatti verso l'eradicazione di queste malattie che colpiscono pecore, capre, mucche e bufale, sono state ieri al centro di un incontro a Bruxelles tra Sandra Gallina, direttore generale della Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare della Commissione Europea, e una delegazione del governo italiano.
Migliora la situazione nel Casertano
"Nella provincia di Caserta - spiega il commissario nazionale Nicola D'Alterio - la prevalenza della brucellosi è passata da un picco del 18% nel 2021 all'8% di oggi, dato in costante miglioramento. In generale, si registrano progressi nel contrasto delle due malattie anche in Sicilia, dove è stata avviata una proficua collaborazione con i Servizi Veterinari regionali". Sono inoltre già state avviate, fa sapere, le attività formative rivolte ai controllori ufficiali per migliorare le indagini epidemiologiche. L'emergenza dettata da queste zoonosi, in particolare al Sud, aveva sollevato forte preoccupazione per le ricadute sanitarie ed economiche, soprattutto legate a prodotti tipici del Made in Italy, come la mozzarella di bufala. "Abbiamo presentato alla Commissione Europea - precisa il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato - le iniziative poste in essere dal governo per affrontare una criticità annosa e non più procrastinabile allo scopo di tutelare la salute umana e animale. L'apprezzamento ricevuto conferma l'efficacia delle scelte, tra cui la nomina di un Commissario straordinario ad hoc, e dei programmi adottati nel solco di un dialogo costante con le autorità europee".
Una lavoro di sinergia
L'azione di contrasto alla brucellosi e alla tubercolosi nasce anche dall'esigenza di rispondere alle istanze avanzate dalle associazioni di categoria. "Grazie al Commissario straordinario e al lavoro in sinergia con i servizi veterinari del territorio - conclude il sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra - si stanno individuando i fattori di rischio, azione cruciale per interrompere la catena di trasmissione".