antica cittadella
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CASERTA/MONDRAGONE/SESSA AURUNCA – Non le manda a dire né al centrodestra e né al centrosinistra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in merito alle prossime elezioni regionali.

L'analisi politica

Il governatore questa mattina è stato a Sessa Aurunca per l’avvio del cantiere per il nuovo ospedale. E’ stata questa l’occasione per lasciarsi andare ad un prima disamina politica dell’attuale situazione in Campania. Ovviamente uno dei punti caldi affrontati da De Luca è stato il recente passaggio del consigliere regionale Giovanni Zannini a Forza Italia. 

"I 'deluchiani' non esistono, esistono consiglieri che hanno lavorato al programma di rinnovamento straordinario della Regione Campania". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha risposto a Caserta ad una domanda dei giornalisti sui movimenti che riguardano due esponenti deluchiani in uscita dalla coalizione di centrosinistra. Si tratta del consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini, che ha aderito a Forza Italia, e dell'assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo, pronto a lasciare il centrosinistra - secondo i boatos - in polemica con il candidato presidente del Movimento Cinque Stelle Roberto Fico. "Giovanni Zannini - dice De Luca - resta un amico, abbiamo un rapporto di cordialità e amicizia. Sono stato informato prima delle sue scelte, che sono derivanti non da problemi giudiziari e morali (Zannini è indagato per corruzione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ndr), ma dalla stupidità politica del Partito Democratico di Caserta, e da una discriminazione che non ha ragioni oggettive. La verità è che quando andiamo in campagna elettorale si scatena la guerra contro i candidati che danno più fastidio perché hanno più voti. Giovanni resta dunque persona amica, state sereni. Caputo ha invece fatto dichiarazione di adesione al centrosinistra prima del nostro convegno sull'agricoltura a Palazzo Reale, per cui non ci sono motivi di preoccupazione. L'unica vera mia preoccupazione è che si definisca un programma serio, ma ad ora non lo abbiamo ancora. E poi - osserva De Luca - il candidato di centrosinistra parte dal 9% dei voti, questo in base a quanto preso dalla coalizione alle scorse Regionali, mentre De Luca parte dal 70%; quindi chi si deve preoccupare e rinnovare?".

“Centrodestra coalizione di sfrantummati”

"Un'altra coalizione di sfrantummati" – ha proseguito De Luca, mentre ad ascoltarlo in prima fila c'era la senatrice casertana di Fratelli d'Italia Giovanna Petrenga. Ed è a lei e alla platea che De Luca, scherzando, si è rivolto, chiedendo: "avete notizie sul candidato del centrodestra? Aggiornatemi, perché tra poco arriviamo alle elezioni". "Eppure un centrodestra forte e moderno fa bene alla democrazia - ha concluso - perché la dialettica e il confronto politico sono importanti. Ma qui non c'è niente, nella gerarchia degli infelici è una coalizione di sfrantummati".

Il nuovo ospedale

"Questa è una giornata importante per Sessa Aurunca e tutto l'Alto-Casertano. Il nuovo ospedale sarà all'avanguardia, con un Dea di primo livello, un pronto soccorso di alta qualità, un orgoglio per la Campania e una svolta storica per questa provincia" – ha dichiarato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Per il nuovo ospedale sono stati investiti 110 milioni di euro e servirà un bacino di oltre 80mila persone. In attesa che sia pronto, continuerà ad operare il vecchio ospedale San Rocco, i cui servizi sono stati potenziati. "A Caserta - spiega De Luca - abbiamo fatto un doppio miracolo, perchè era quella tra le 5 province campane con la minore dotazione di personale e posti letto rispetto alla popolazione. E nel piano ospedaliero realizzato, abbiamo portato il casertano ad avere la stessa percentuale delle altre province di personale e posti letto, portando questi ultimi ad oltre 500. Chi l'avrebbe fatto? Pensate che qualcuno si sarebbe preoccupato di Sessa aurunca e di zone lontane da Napoli?". "Ma per noi - ha aggiunto De Luca - valeva un ragionamento diverso: i diritti dei cittadini sono uguali dovunque siano residenti. In Campania non era facile ottenere questo, perché si ragionava sugli elettori, sui 'clienti'. Ma per noi non ci sono distinzioni, tutti devono avere gli stessi diritti".