antica cittadella
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MADDALONI – Sono stati respinti i ricorsi presentati dal gruppo di spacciatori con a capo Rosa Amato, detta “Rosetta a’ terrorista” che dal parco Verde di Caivano, insieme all’aiuto del figlio e di collaboratori, gestiva diverse piazze di spaccio, tra cui anche Maddaloni. A far parte del gruppo oltre al figlio Vincenzo Bellezza, Luigi D’Ambra, Francesco Esposito e Raffaele Vanacore.

Il ricorso

Sono stati proprio loro a presentare ricorso alla Corte di Cassazione contro le sentenze emesse dalla Corte di Appello di Napoli. I legali degli imputati hanno impugnato le decisione dei giudici napoletani per la violazione di legge in termini di recidiva. Infatti i reati contestati, per i legali, non sarebbero da considerare in linea con i precedenti dei singoli imputati e per questo la recidiva non dovrebbe essere applicata.

La decisione dei giudici

Di tutt’altro parere i giudici della terza sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Giulio Sarno, che hanno dichiarato inammissibili i ricorsi perché “i giudici di appello hanno ritenuto che il reato associativo costituisse espressione di una aggravata capacità criminale degli imputati. Si tratta di una valutazione corretta poichè frutto di una verifica in concreto se la reiterazione dell'illecito sia sintomo effettivo di riprovevolezza della condotta e di pericolosità del suo autore, avendo riguardo alla natura dei reati, al tipo di devianza di cui essi sono il segno, all'eventuale occasionalità della ricaduta". Le condanne sono state quindi confermate