Operaio muore dopo caduta da un'impalcatura: due condanne
Per i giudici gli imputati sono colpevoli di negligenza, imprudenza ed imperizia
CASAL DI PRINCIPE – Si è concluso con delle condanne il processo al Tribunale di Napoli Nord per l’omicidio colposo dell’operaio Salvatore Bianco di Casal di Principe, morto a 45 anni cadendo da un’impalcatura in un cantiere sul corso Garibaldi a Portici.
Le condanne
Sono stati condannati ad un anno e 8 mesi Antonio Saturno, coordinatore del progetto e del piano di sicurezza, e Francesco Fontana, datore di lavoro di Bianco. Sono stati condannati perà con pena sospesa subordinata al risarcimento danni per una somma di 100mila euro. Assolto l’amministratore dell’impresa Domenico Caccavale.
La ricostruzione
L’incidente mortale sul lavoro avvenne il 31 ottobre 2016. Bianco stava lavorando ai lavori di demolizione dell’ex Casa Materna di Portici quando è caduto da un’altezza di 4 metri. Stando all’accusa gli imputati sarebbero responsabili dell’incidente “per negligenza, imprudenza ed imperizia”. L’impalcatura infatti non avrebbe rispettato la distanza di sicurezza dalla facciata.

