Piccerillo (Lega) accanto al Vescovo Di Donna per difendere l'agricoltura in Terra di Lavoro"
La candidata al consiglio regionale in questi tre anni ha presentato interrogazioni e mozioni per promuovere le filiere agricole locali

CASERTA - “Ho letto con grande attenzione le parole del vescovo di Acerra, Mons. Antonio Di Donna, che con coraggio e sensibilità ha ricordato come il riscatto della nostra terra passi attraverso la difesa del comparto agricolo e della dignità di chi ogni giorno lavora nei campi”, ha dichiarato il Consigliere regionale e candidata della Lega, Antonella Piccerillo.
Piccerillo (Lega) accanto al Vescovo Di Donna per difendere l'agricoltura in Terra di Lavoro"
La Campania non é una terra maledetta: quello che è successo negli ultimi anni è dovuto all'inerzia della Regione, ma su 50mila ettari analizzati, solo il 2% risulta compromesso e i nostri agricoltori lavorano onestamente e producono eccellenze apprezzate in tutto il mondo.
Piccerillo aggiunge: “Da quando sono entrata in Consiglio mi sono riletta tutti i lavori della III Commissione Speciale presieduta da Gianpiero Zinzi dal 2015 al 2020 e ho capito che Terra dei Fuochi nasce dallo smaltimento delle produzioni abusive di marchi contraffatti e prolifera grazie a De Luca che non solo non controlla ma non rimuove le oltre 3.000 micro-discariche nonostante abbia una Società di scopo come SMA Campania”.
La candidata al consiglio regionale in questi tre anni ha presentato interrogazioni e mozioni per promuovere le filiere agricole locali
Nei 3 anni da Consigliere regionale, il Consigliere della Lega ha infatti presentato interrogazioni e mozioni per promuovere le filiere agricole locali e tutelare chi opera nelle aree della Terra dei Fuochi, dimostrando come la politica possa intervenire concretamente a sostegno degli agricoltori.
“Per troppo tempo la sinistra ha voltato le spalle alle vere esigenze del territorio, lasciando spazio a inefficienza e pregiudizi. Ora servono azioni concrete: rimozione dei rifiuti, controllo del territorio e sostegno reale alle imprese agricole per promuovere i prodotti locali e le filiere sostenibili. Solo così potremo restituire dignità e futuro alla nostra terra”.







