antica cittadella
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AVERSA – Si è svolto oggi, giovedì 6 febbraio 2025 dalle ore 8 in piazza Municipio ad Aversa, un nuovo presidio del Comitato dei disoccupati, di nuovo in mobilitazione per chiedere un salario ed un lavoro stabile e sicuro

Senza lavoro da un anno

Da circa un anno o poco più è iniziata questa vertenza dopo che un gruppo di lavoratori inquadrati come operai e autisti nella raccolta dei rifiuti con la Tekra, in cui erano stati occupati con contratto a tempo determinato e dopo svariati rinnovi nell'appalto della Città Normanna dove le false promesse finalizzate verso un lavoro a tempo indeterminato nel settore dove vede il Comune Committente, sono stati licenziati.

La rabbia dei disoccupati

“Un anno di presidi ed incontri con l'Amministrazione Comunale e con il Sindaco, il dott. Matacena, ma anche con svariati assessori e consiglieri d'opposizione che finora ci hanno solo ascoltati e "rincuorati" da tante e troppe promesse ma che nei fatti non si è arrivati al nulla. Infatti mai, da parte dell'attuale Amministrazione, anche dopo le nostre insistenti richieste, si sono stilati o registrati verbali scritti per concretizzare la possibilità di soluzione lavorativa per questo gruppo di lavoratori ad oggi disoccupati in un territorio difficile come quello dell'Agroaversano. Dopo un anno l'entusiasmo e la voglia di lottare per richiedere un lavoro non si è placata oggi più di ieri pretendiamo e vogliamo risposte e soprattutto fatti dal Comune di Aversa. Giovani e meno giovani presi in giro dalle solite promesse elettorali oggi rivendicano il loro diritto all'occupazione anche dopo una vertenza legale che sta procedendo nelle lente stanze burocratiche del Tribunale di Napoli Nord. Giovani e meno giovani che non sono caduti nel ricatto della criminalità chiedono giustizia sociale per loro e le loro famiglie. Per chi può giovedì venga a sostenere una lotta che prosegue con dignità e rivendica giustizia sociale in questo difficile territorio una volta conosciuto come "TERRA DI LAVORO". Il Comitato non è stanco di percorrere ancora una volta la Piazza e non è stanco di lottare per rivendicare, appunto, un futuro migliore, un salario ed un lavoro sicuro e stabile”.