Mobilitazione agricola e bufalina nel Casertano: trattori bloccano tre punti strategici
Chiesto un "Piano di Azione Straordinaria" per salvare le piccole e medie imprese agricole

CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASAL DI PRINCIPE - Una mattinata di protesta ha preso piede nel Casertano, con trattori che stanno bloccando tre uscite chiave della provincia, come parte di una mobilitazione più ampia del comparto agricolo e dell’allevamento bufalino di Terra di Lavoro. I presidi sono stati organizzati dalle sigle Terramiace, ColtiviAmoFuturo e Salviamo le bufale, coinvolgendo diversi punti strategici: il casello autostradale di Capua, il casello di Santa Maria Capua Vetere e l'uscita della Strada Statale 7bis a Casal di Principe, vicino allo stadio.
Le ragioni della protesta
L’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a contrastare quello che le organizzazioni definiscono un "inganno" che confonde il settore agroalimentare italiano con la speculazione. Secondo i manifestanti, mentre alcuni grandi marchi agroalimentari prosperano, l’agricoltura, la pesca e l’allevamento – settori cruciali per il Made in Italy – stanno subendo un impoverimento progressivo, con costi sempre più elevati e la minaccia di abbandono delle terre.
Gli obiettivi della mobilitazione
Informazione e controinformazione: I manifestanti vogliono spiegare come le politiche agroalimentari favoriscano la speculazione, mentre le vere risorse agricole e ittiche sono in crisi.
Unità tra le crisi: L’intento è collegare le diverse crisi – economiche, sociali, ambientali e democratiche – per costruire un’alleanza tra agricoltori, allevatori, trasformatori artigianali e pescatori, insieme ai cittadini e ai lavoratori del settore.
Richieste al Governo Nazionale: La mobilitazione chiede un "Piano di Azione Straordinaria" per salvare le piccole e medie imprese agricole, allevatorie e di pesca, chiedendo misure straordinarie anche in deroga alle normative europee.
Confronto con le Istituzioni: Un altro punto cruciale della protesta riguarda il diritto alla Sovranità Alimentare, con richieste di riforme che garantiscano la tutela del territorio, dei lavoratori e delle campagne italiane, a contrasto degli interessi delle lobby industriali e finanziarie.
Con il passaggio dei trattori che stanno bloccando i punti cruciali della rete stradale e autostradale, il messaggio delle organizzazioni è chiaro: la crisi del settore agricolo e dell’allevamento va affrontata con urgenza, altrimenti si rischia di compromettere il futuro del Made in Italy.