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Tre casi nel Casertano
Tre casi nel Casertano

BAIA DOMIZIA/ORTA DI ATELLA (Bruno Bencivenga). Tre casi di punture zanzara West Nile (Febbre del Nilo) in provincia  di Caserta. Tutti e tre soggetti (due di Baia Domizia e uno di Orta d'Atella),sono ricoverati in ospedale di cui uno in prognosi riservata,  trasferito all'ospedale  Cotugno di Napoli. 

L'infezione all'origine della febbre del Nilo è causata dal virus West Nile (WNV), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae.

L'agente patogeno della West Nile disease si mantiene nell'ambiente attraverso il continuo passaggio fra i vettori artropodi ematofagi (soprattutto zanzare del genere Culex) e gli uccelli selvatici, che fungono da serbatoio di infezione. Altri vertebrati sono, invece, ospiti occasionali, nei quali il ciclo biologico del virus West Nile tende ad interrompersi, poiché il grado di viremia risulta insufficiente per il mantenimento dell'infezione in natura.

 

Tra i mammiferi, solo l'uomo e gli equini sviluppano la malattia, anche se una transitoria viremia può essere riscontrata in diversi altri animali (tra cui cani, gatti e conigli).

In generale, nei serbatoi di infezione, uccelli migratori e animali domestici, il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese.

Dove è diffuso il virus West Nile?

Attualmente, il virus West Nile è diffuso nelle regioni temperate e subtropicali di Africa, Asia occidentale, Europa, Australia ed America.

In Italia, il primo focolaio di febbre del Nilo è stato confermato nella tarda estate del 1998 in Toscana; dal 2008, la circolazione del virus West Nile è stata segnalata ogni anno nelle persone, negli animali e nelle zanzare, in diversi territori italiani.

Come si prende la febbre del Nilo?

La febbre del Nilo viene trasmessa alle persone e agli animali, generalmente equini e uccelli, attraverso la puntura di zanzare nfette. L'infezione non si trasmette, invece, da persona a persona.

Modalità di contagio più rare comprendono:

  • Contatto con animali infetti o con il loro sangue e tessuti;
  • Trasfusioni da sangue e trapianti di organi;
  • Trasmissione verticale, cioè da madre a feto durante la gravidanza.

West Nile virus: ruolo delle zanzare

Le zanzare s'infettano quando pungono gli animali infetti. Il virus West Nile arriva alle ghiande salivari e, a sua volta, può essere trasmesso con la puntura alle persone o ad altri animali, nell'organismo dei quali può causare la malattia.

In Italia, le specie di zanzare che più frequentemente possono trasmettere il virus responsabile della febbre del Nilo sono Culex pipiens s.l., Culex modestus e Ochlerotatus caspius mentre, come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, per lo più passeriformi e corvidi.

Cosa accade nell’uomo dopo il contagio da virus West Nile?

Subito dopo essere stato inoculato nell'uomo, il virus West Nile inizia a moltiplicare nelle cellule di Langerhans del derma, quindi si diffonde attraverso il circolo ematico a tutti gli organi del sistejma linfatico.

La viremia dura circa 10 giorni, con un picco a 4-8 giorni dalla puntura del vettore.

Il superamento della barriera ematoncefalica da parte del virus West Nile, determina l'evoluzione del quadro clinico verso gravi forme di meningite o encefalite.

 

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