MADDALONI (Giovanni Bocciero) - Alla soglia dei 10 anni dalla creazione, l’Olympia Basket Maddaloni sta sicuramente ripercorrendo i fasti della più vera tradizione cestistica maddalonese. Quelle orme dell’Artus prima e della Pall. San Michele poi, senza scomodare gli anni ’60 della Libertas, arrivate a giocare per anni i campionati di serie B2 che dopo la riforma hanno acquisito la denominazione di B Dilettanti negli anni passati. Nonostante gli inizi nei campionati Uisp e il successivo passaggio a quelli sotto l’egida della Fip, con la vittoria al primo tentativo della Prima divisione e poi quello di Promozione, l’Olympia non ha perso il suo “spirito naturale”. Ovvero, la società del presidente Francesco Tagliafierro è rimasta salda sul principio del “gruppo di amici” voglioso soltanto di condividere la passione per il gioco. Questo però non significa mancare di ambizione, porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli con il duro lavoro ed il sacrificio, in palestra e non solo.

Un'occasione unica dopo il secondo anno in D

Al secondo anno di serie D, oggi riconosciuto quale Divisione regionale 1, l’Olympia si sta giocando la possibilità di salire un altro gradino della piramide federale, avendo conquistato la finale promozione per la serie C. Un risultato incredibile e clamoroso, che fanno della squadra di coach Carlo Corbo, coadiuvato dagli assistenti Davide Mastropietro e Filippo Sasso, una splendida sorpresa. L’allenatore, rientrato a casa dopo qualche esperienza anche fuori regione e che ha abbracciato ormai quasi agli albori il progetto della società, ha dato la sua impronta tecnica ad una squadra che negli anni ha costruito su di uno zoccolo duro i suoi successi, apportando quegli aggiustamenti al roster per continuare a crescere. E i frutti sono sotto gli occhi di tutti. In questa stagione l’Olympia ha infilato dieci successi consecutivi prima di perdere l’imbattibilità, tra l’altro in casa e nello scontro diretto per il primato del girone contro Aversa. Affrontando difficoltà anche logistiche, a causa di infiltrazioni d’acqua dal tetto del palazzetto Angioni-Caliendo, che spesso e volentieri nel periodo delle piogge rendono impraticabile il parquet, la società è stata costretta a chiedere ospitalità per allenarsi a Curti, Casapulla, Airola. Questo non ha scalfito la voglia di stupire dei ragazzi, che si sono rimboccati le maniche facendo di necessità virtù. E contro ogni pronostico, alla vigilia di Pasqua hanno compiuto l’impresa di espugnare il campo di Aversa, ribaltando la differenza canestri e riprendendosi il primato. Nel mezzo anche la partecipazione alla Coppa Campania di categoria, sconfitta in semifinale e ancora per mano della compagine aversana che poi il trofeo lo ha vinto.

olympia basket maddaloni

Il percorso dei play off dopo il primato in classifica

Al termine della stagione regolare, il bottino che ha garantito il primo posto nel girone all’Olympia è stato di 21 vittorie e 3 sconfitte. Con il primato in tasca, i maddalonesi si sono presentati ai playoff contro squadre con molta più esperienza e anche con investimenti superiori. Come spesso accade però, è il gruppo che fa la differenza quando c’è da andare oltre gli ostacoli. Contro Cava de’ Tirreni sono bastate due partite, con Maddaloni brava e cinica a chiudere la pratica vincendo in trasferta una battaglia agonistica. In semifinale contro Mugnano, formazione molto più grossa fisicamente, c’è stato il passo falso casalingo. Con gara 1 vinta dagli avversari, l’Olympia si è imbarcata per gara 2 spalle al muro. Solo la vittoria poteva consentire di allungare la serie, e dopo un altro incontro duro e teso, l’ha spuntata. In gara 3 c’è stato l’epilogo al cardiopalma, visto che è servito un supplementare per decretare vittoria e qualificazione, addirittura con un tiro allo scadere del tempo.

L'ultimo ostacolo

Al di là del risultato, è stato pazzesco il colpo d’occhio sulle tribune del Pala Angioni-Caliendo, che di partita in partita è sempre più stracolmo di pubblico. Iniziati dagli amici e parenti degli stessi ragazzi, la passione e i risultati stanno pian piano attirando sempre più appassionati, così da diffondersi a macchia d’olio. Adesso per l’Olympia c’è l’ultimo ostacolo, comunque difficile da sormontare non potendo contare, in questa circostanza, sul fattore campo. La finale contro Casal di Principe inizierà domenica 19 maggio nell’agro aversano, per poi spostarsi a Maddaloni mercoledì 22 maggio con inizio gara alle ore 21. Se necessaria la ‘bella’, questa si giocherà domenica 26 maggio di nuovo a Casale. Pur nel caso di sconfitta, l’Olympia avrà una seconda possibilità per cullare il sogno promozione, perché sfiderà la perdente dell’altra finale tra Agropoli e Pozzuoli per la terza promozione messa in palio a stagione in corso.

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La compagine maddalonese

Questo il roster completo di Maddaloni: Alessandro Aldi, i fratelli Luigi e Rosario Bocciero, Giuseppe Caduto, Christian Ciccone, Francesco Della Peruta, Danilo D’Orta, Pasquale Gazzillo, Marco Guarino, Matteo Iodice, Davide Izzo, Vincenzo Lombardi, Giuseppe Macaluso e i fratelli Alessio e Ivano Ragnino. Oltre allo staff tecnico capitanato da coach Corbo, vanno menzionati i dirigenti Gigi Bove, Tommaso e Angelica Coppola e Denis De Crescenzo, alcuni ex giocatori della prima ora dell’Olympia, fondamentali nel supportare la società in tutti quegli aspetti che al di fuori non si vedono, oltre che necessari per permettere una struttura adeguata. E poi Elpidio e Giuseppe Amoroso, i preparatori fisici che garantiscono la giusta forma per riuscire nelle imprese della squadra.