antica cittadella
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AVERSA – Si è concluso con una condanna e tre assoluzioni il processo d’Appello sull’inchiesta della Dda sulla piazza di spaccio all’interno del carcere di Secondigliano.

Gli imputati

La prima sezione della Corte di Appello si è espressa sui quattro imputati ovvero i poliziotti penitenziari Mario Fabozzi, 58enne di Aversa, Francesco Gigante, 61enne di Giugliano in Campania, Salvatore Mavilla, 62enne di Frattaminore e il detenuto Gennaro Ruggiero, 56enne di Napoli. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, corruzione e uso dei cellulari in carcere. 

L'inchiesta

Le indagini della Dda portarono alla luce l’esistenza di una piazza di spaccio nel padiglione Ligure. Il traffico, stando alle accuse, era gestito dai detenuti con il beneplacito di quattro agenti che avrebbero consentito l’introduzione di droga e cellulari in carcere. Addirittura c’era un vero e proprio indice dei prezzi a seconda del materiale da introdurre (400 euro per la droga, 300 euro per i cellulari). 

Il processo

In primo grado i quattro imputati vennero condannati: 13 anni per Mavilla, 11 per Ruggiero, 7 per Gigante e 6 anni e 6 mesi per Fabozzi. In Appello invece sono stati assolti per non aver commesso il fatto Mario Fabozzi, Francesco Gigante e Gennaro Ruggiero, mentre è stata confermata a 13 anni per Salvatore Mavilla.